Il blog di Franco Parlavecchio - Donne: quello che gli uomini dovrebbero capire e fare tutti i giorni

Un attimo di silenzio per favore. Il silenzio è dedicato a noi uomini che anche dopo la festa della donna dobbiamo imparare ad ascoltare, a capire. La ricorrenza dell’otto marzo è simbolica; nata per la prima volta nel 1922, serve a non dimenticare le conquiste sociali ottenute ma anche e soprattutto a ricordare ed evidenziare le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora oggetto.

Ciononostante ogni giorno, o quasi, un fatto di cronaca è destinato al femminicidio, e tanti altri ad episodi di violenza sottile. Ogni volta è una tragedia che poteva e doveva essere evitata.   Anche Perugia è stata teatro di fatti terribili, troppo comodamente dimenticati o peggio strumentalizzati. Il nostro è un Paese in cui si chiede sempre ipocritamente di fare figli, non si pensa mai a quanti servizi sia necessario offrire, a quanto bisogno ci sia di un supporto quotidiano che non faccia sentire soli nel momento più delicato per un genitore: la crescita di un figlio e la formazione della personalità di un nuovo individuo.

Molti si riempiono la bocca di politiche destinate al mondo femminile, senza conoscerne le reali esigenze, senza capire che il tempo di una donna scorre ad una velocità diversa rispetto a quello di un uomo. Poi, a far mancare quel supporto, quella rete, ci pensano a volte le donne stesse, che si perdono in uno sciopero l’otto marzo (ce n' era bisogno?), imbrigliandosi nel chiedere ostinatamente la “quota donna”, o peggio ancora di alcune che festeggiano la ricorrenza scimmiottando i vizi peggiori degli uomini.
Alle donne manca spesso il senso di solidarietà le une verso le altre, quella solidarietà preventiva che le farebbe sentire meno sole.

A noi uomini manca tutto il resto.  Usciamo dunque dal nostro semplice recinto, tiriamo fuori quella parte empatica che vive in noi; sarà molto più semplice comprendere la meravigliosa complessità della donna, sarà molto più naturale rispettarla anche nella sua capacità di fare grandi cose. Aiutandole magari, come tante volte fanno loro con noi, a non perderci in un bicchiere d'acqua.