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Cronaca

Il blog di Franco Parlavecchio - Ora tutti a parlare di buche, ma è il problema è antico...

Sembra che l’argomento più in voga in questo momento a Perugia sia quello delle buche. Siamo tutti diventati improvvisati opinionisti delle strade o nella pratica slalomisti tra una voragine e l’altra. Riparare le strade è sinonimo di sicurezza alla guida, di decoro, di civiltà. Ma è anche vero che molti di quelli che chiedono maggiore sicurezza per il manto stradale, spesso sono gli stessi che non spendono 10 euro per un semplice auricolare, quelli che quando guidano fanno di tutto tranne che guidare.

Mentre dovrebbero tenere almeno una mano appoggiata sul volante, hanno il telefono in mano, mangiano, bevono, fumano, con l’altra mano si truccano o addirittura, come mi è capitato di vedere qualche giorno fa, si fanno la barba. Tutte azioni volte a velocizzare i ritmi, a non perdere tempo (perché…) Una sequela di atti che mettono in pericolo non tanto la vita di chi guida, e su questo in alcuni casi non sarebbe un problema, ma soprattutto quella degli altri che hanno come unica colpa quella di essersi trovati vicini in quel momento al kamikaze automobilista improvvisato.

E poi ci sono le strade miste. L’esempio tipico è quello vicino alle grandi aziende. Mi viene in mente la zona di Bastia. Intorno alla nuova sede di un’importante azienda, sulla quale le istituzioni si sono inchinate ed inclinate… tutte le strade sono perfette, linde. Leggermente fuori dal suo perimetro pensi di trovarti su Marte con crateri enormi dove rischi di rimanere risucchiato per sempre.

Ma la colpa è antica. Un tempo quando c’erano le circoscrizioni, le strade si rifacevano anche più volte l’anno, come dimostrazione di attenzione nei confronti della cittadinanza. I soldi non mancavano e si utilizzavano anche troppo allegramente…Il problema è che si utilizzavano male. Se rifai sempre le strade con materiale scadente perché ti costa meno e magari la ditta dell’amico usa solo quei materiali, allora per riprendere la situazione di normalità ci vuole un investimento impossibile.

E poi ci vogliono i controlli, perché se le ditte sbagliano devono pagare e caro. Qui il ruolo attivo del Comune diventa di primaria importanza perché controllare significa garantire la prevenzione della civiltà Ma se alziamo la testa e facciamo i confronti con le altre realtà, ci accorgiamo che nella capitale le macchine vengono inghiottite come se ci fossero le sabbie mobili. E non pensate che a Milano sia così diverso... Sapete quale è l’argomento preferito da romani e milanesi? Le buche sulle strade…

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