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Cronaca Foligno

L’incredibile storia di Roberta: “Così a trent’anni ho sconfitto il cancro”

Il calvario della malattia raccontato in un blog: "Il cancro si è portato via anche mia madre ma abbiamo affrontato la malattia sempre insieme". Le battaglie e le vittorie scritte nel diario che ha commosso l'Italia

Faccia a faccia con una terribile malattia di nome cancro ed una gioia di vivere che l’ha trasformata in una vera e propria combattente. Roberta ha trent’anni, vive a Foligno e il suo primo diario lo ha iniziato a scrivere quando ha scoperto il lungo inferno del male. Un diario aperto, limpido, “social” con cui ha condiviso e continua a condividere insieme ad amici e lettori cosa significa per una giovanissima donna affrontare il cancro.

“Sei una ragazza normale,nel pieno della vita. Hai 30 anni, hai appena trovato un lavoro meraviglioso,stai per laurearti. Poi stop: LINFOMA DI HODGKIN”. Un pugno nello stomaco, ma lei, il suo diario di bordo, lo ha voluto iniziare proprio così. Ogni giorno, sul suo blog “Daje Robs” seguito da migliaia di utenti facebook, ha continuato a narrare la storia di una donna, una figlia, una giovane ragazza piena di sogni, che ad un tratto si trova a dover fare i conti con qualcosa che solo a pronunciarlo, a volte, fa paura. E nelle parole ha trovato una finestra fra sé e il mondo per raccontare, alla gente comune, agli amici, e a chi vive il suo stesso dolore, il cammino della malattia.

“Non fu facile per me accettare la malattia, non fino a quando mi resi conto che accettarla non significava arrendermi a lei. Era, semmai, l'unico modo per poterla combattere. Così le dichiarai guerra...”. è solo uno dei tanti post su facebook con cui Roberta ha riempito, come un diario di viaggio, la sua difficile avventura. Come un breve frame della sua vita, la coraggiosa Roberta ha descritto le sue battaglie e le sue paure, torvando nella scrittura non solo uno sfogo, ma un aiuto per tutti coloro che si trovano a rispecchiarsi nel suo stesso male. Ma anche un ode alla vita e a non arrendersi, nonostante le prove difficili che ci pone davanti. 

 “Ricordo ancora quando la dottoressa dell'ematologia di Perugia , al mio quarto giorno di ricovero,venne in camera dicendomi che tra gli effetti delle terapie che avrei dovuto iniziare da lì a breve , ci sarebbe stato la perdita dei capelli, e per cercare di rendermi la notizia meno pesante, si soffermo" subito sul fatto che dopo le cure mi "sarebbero venuti dei boccoli bellissimi".
Io lo sapete , sono stata sempre sincera e la perdita dei capelli non l'ho vissuta mai in modo angosciante , forse perché avevo da pensare a mia mamma o forse perché sin dall'inizio mi ripromisi che i capelli sarebbero stati l'unica cosa che il linfoma mi avrebbe potuto portare via”. 

IIl coraggio del dolore. Roberta per colpa del cancro ha perso anche la madre ma invece di chiudersi nel dolore, è riuscita a trasformare la malattia in un aiuto per gli altri. “Ho portato avanti questa battaglia insieme a mia madre consapevoli dell’importanza di non mollare mai”.

Ho avuto la fortuna in questi mesi-racconta Roberta a Perugiatoday-di conoscere il lavoro della fondazione Chianelli ed è a loro che è andato il ricavato delle donazioni del funerale di mia madre e a cui andrà anche il ricavato del libro che sto scrivendo sulla mia storia”. Il suo diario di battaglia dajeRobs infatti sarà presto anche un libro scritto a quattro mani con una giornalista marchigiana, "una versione su carta del mio blog". 

 “Primo agosto 2016 risonanza pulita, oggi vinco io”. È questo l’ultimo post della giovane folignate che è riuscita a sconfiggere un male oscuro. A volte anche io mi chiedo : ma come hai fatto a resistere a tanto? Eppure l'ho fatto. E se ci sono riuscita io può riuscirci chiunque”.

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