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Cronaca

Molestata dal bidello a scuola, dopo 11 anni il processo è ancora fermo al primo grado

La vittima è più che maggiorenne e l'imputato è andato in pensione. Udienza rinviata nuovamente

Trascinata per un braccio in un angolo e toccata nelle parti intime e al seno, con l’uomo che le avrebbe chiesto se anche i suoi compagni le facevano la stessa cosa.

Lei, la vittima, appena 12enne, lui, accusato di violenza sessuale, era il bidello della scuola dove andava la ragazzina. Difeso dall’avvocato Eugenio Zaganelli si è sempre professato innocente, affermando che non avrebbe mai osato compiere un gesto simile. I fatti sarebbero avvenuti nel 2011 e nel 2022, undici anni dopo, il processo è ancora fermo al primo grado, tra cambi di giudice e rinvii, come oggi a causa di un impedimento del difensore.

L’episodio che ha portato al processo sarebbe avvenuto ad anno scolastico quasi finito, il 21 maggio 2011, durante l’orario di lezione in una scuola media del Perugino. La ragazzina, dopo l’aggressione, si era confidata con una compagna di classe e poi con la cugina. Entrambe le avevano detto di raccontare tutto ai genitori e poi alla dirigente scolastica. L’uomo si era subito difeso, riferendo si aver ripreso la ragazzina per i suoi comportamenti in corridoio, ma solo verbalmente e di non averla mai toccata.

Era scattata la sospensione, il trasferimento, l’indagine e il processo. Nel corso del quale la studentessa aveva confermato, tra le lacrime, le molestie sessuali subìte dal bidello nel corridoio della scuola media che frequentava, di come l’avrebbe palpeggiata in un angolo della scuola, costringendola contro un muro.

I genitori della vittima, all’epoca minorenne, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Marco Piazzai. Il processo è stato rinviato al prossimo 29 marzo.

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