Fidanzato geloso si mette a spacciare per mantenere la ragazza che lavorava al night
Giovane albanese disoccupato arrestato dai carabinieri con cinque ovuli termosaldati di cocaina, 50 grammi di marijuana e 6mila euro. La fidanzata: i soldi sono il mio tfr
“Tu al night non lavori più, adesso ci penso io a mantenerti”, ma sono bastati due mesi di “lavoro” come spacciatore per portare un giovane e geloso albanese dietro le sbarre.
I carabinieri di Perugia avevano subito notato un cambiamento nel mercato dello spaccio di cocaina in città. Alcuni clienti abituali, da un paio di mesi, non si rifornivano più nelle piazze consuete. Così hanno iniziato a pedinare alcuni tossicodipendenti e sono risaliti ad un palazzo dove c’era un discreto movimento.
Lunedì scorso i militari si sono appostati nel parcheggio di fronte al palazzo e hanno atteso l’arrivo e, poi, l’uscita di un acquirente. Una volta fermato si sono fatti dire dove trovare lo spacciatore. Hanno bussato e proceduto all’arresto.
L’albanese è stato trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina, divisa cinque confezioni termosaldate (c’era il timore che avesse ingoiato degli ovuli, ma gli esami hanno dato esito negativo) e 40 grammi di marijuana. In casa c’erano anche seimila euro in contanti e, visto che il giovane non lavora, sono stati sequestrati come provento dell’attività di spaccio.
Stamattina in tribunale l’udienza di convalida dove oltre all’arrestato, difeso dall’avvocato Luca Pietrocola, si è presentata anche la fidanzata per rendere spontanee dichiarazioni. In particolare riguardo al denaro, che sarebbe frutto, almeno per 5mila euro, del lavoro al night della ragazza. Lavoro lasciato per la gelosia del fidanzato.
L’arrestato non gradiva, infatti, che la ragazza lavorasse in un locale notturno e, così, l’avrebbe convinta a lasciare tutto, magari per aprire un bar. Nel frattempo avrebbe provveduto lui ad entrambi. Come? Tornando a spacciare, tanto il tentativo di un lavoro onesto, in un’azienda, si era infranto contro le promesse non mantenute di assunzione.
Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura degli arresti domiciliari.