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Cronaca

Barriere architettoniche abbattute solo a chiacchiere: servono 10 milioni...ma non ci sono

Nel giorno della giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche l'assessore vinti ha presentato un piano di richiesta di fondi per i comuni, diversi progetti e azioni per un programma da 10 milioni di euro. Ma il Governo non stanzia fondi da tempo...

Occorrono oltre dieci milioni di euro per rispondere positivamente alle richieste presentate dai comuni per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati, tutto questo in un programma presentato in questi giorni, in regione,  in occasione della giornata nazionale per l'abbattimento di quelle barriere che rendono la vita impossibile ai disabili.

Non è certo la prima volta che il problema viene evidenziato dall'amministrazione regionale, ma se fino ad oggi i programmi e le leggi regionali prevedevano dei fondi generici, la regione ha voluto far sapere che, visto che la legge nazionale sull'abbattimento non viene finanziata da 10 anni, farà partire un nuovo programma che prenderà spunto dalle richieste dei vari comuni per i rispettivi bisogni.

In Umbria, soltanto nel 2013, i comuni hanno ricevuto richieste dai privati per oltre 850 mila euro che hanno portato ad un fabbisogno totale di oltre 6.600.000 euro, accumulatosi negli ultimi anni in cui la regione non ha potuto dare risposte sufficienti visto il mancato finanziamento della legge nazionale da parte del Governo. Se a questo aggiungiamo i fondi che la Regione ha messo a disposizione per surrogare i finanziamenti statali il fabbisogno supera i 10 milioni di euro.

I finanziamenti regionali previsti dalla Legge regionale 19/2002 (“Contributi regionali per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati”) ad oggi ammontano complessivamente a 3.888.142 euro ed a questi sono stati aggiunti ulteriori fondi regionali acquisiti con la Legge 350/2003 (fondo nazionale per le politiche sociali), nell’anno 2005 pari a 328.324 euro e 200.000 euro per il 2006. In totale 4.416.466 euro, a beneficio di circa 900 famiglie. In più poi c'è il bando rivolto ai comuni con meno di 10 mila abitanti, che mette a disposizione i fondi Fas, di cui oltre 500 mila euro destinati proprio all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Nella sola provincia di Perugia però vengono calcolate circa 1089 domande non ancora evase, per un totale di circa 6 milioni di euro di richieste, il comune con maggiore fabbisogno è il capoluogo con più di un milione, seguito da Spoleto, Foligno e Assisi, con più di cento interventi richiesti e mezzo milione di richieste a testa. 

"Gli interventi finanziabili, - ha sottolineato l'assessore regionale Vinti alla presentazione delle richieste -  dovrebbero favorire il superamento e la eliminazione delle barriere architettoniche attraverso la realizzazione di opere in edifici già esistenti, ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, nonché in condomini ove risiedono questo tipo di problematiche. La situazione assurda è che lo stato continui a far presentare domande ai cittadini per accedere a finanziamenti assolutamente inesistenti".

"Con la situazione dei bilanci sempre più compressi e con il taglio delle risorse - ha concluso Vinti - difficilmente riusciremo a rispondere a tutte le richieste pervenute. Per questo lanciamo un appello a tutte le organizzazioni che operano nel campo della disabilità per l’individuazione di percorsi comuni con l’obiettivo di una soluzione definitiva al problema delle barriere architettoniche e non relegare la giornata di domani a mero evento di testimonianza”. E proprio per raggiungere questi obiettivi che l’assessore Vinti ha annunciato la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro a cui parteciperanno i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni e dei tecnici.
 

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