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Cronaca

Meno tasse aiutando a tenere pulita la città? Niente da fare: la proposta non passa

A proporre il "baratto amministrativo" il consigliere del Pd Tommaso Bori, ma dopo una travagliata discussione in aula l'ordine del giorno è stato respinto

Niente da fare. I cittadini non potranno avere una riduzione sui tributi locali in cambio di lavori utili per la comunità. Bocciato in consiglio comunale il cosiddetto baratto amministrativo, proposto dal consigliere del Pd Tommaso Bori.

In base, infatti, alla legge Decreto Sblocca Italia “i comuni possono definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree, piazze e vie. In relazione alla tipologia degli interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, con priorità per le associazioni riconosciute

Le dichiarazioni - I vantaggi del “baratto amministrativo”, secondo Bori, sono molteplici, sia per le amministrazioni comunali che per i cittadini in difficoltà. I principali sono i risparmi su lavori e manutenzioni per l’ente, la possibilità di pagare i tributi anche nei momenti di seria difficoltà economica per il cittadino. Per tali ragioni, il consigliere Pd ha chiesto nel dispositivo di impegnare l’Amministrazione: A proseguire nella valutazione delle modalità e possibilità di attuazione dell’art. 24 della Legge n.164 dell’11 novembre 2014 che prevede il c.d. “Baratto Amministrativo”.

Ad intervenire anche il consigliere di Fdi Clara Pastorelli: “L’argomento è già stato trattato dal Consiglio comunale a seguito della approvazione di un odg di Fratelli d’Italia, presentato molto prima di quello del pd. Non a caso questo progetto è all’attenzione della giunta e degli uffici da lungo tempo, tanto che uno specifico studio è stato avviato. Dunque la consigliera di FDi ha preannunciato un voto di astensione sull’atto di Bori”. Il consigliere del M5S Rosetti ha chiarito invece che, essendo la materia disciplinata da una legge nazionale, potrà essere applicata a Perugia solamente a seguito dell’adozione di uno specifico regolamento. Atto che all’oggi non è passato per il consiglio comunale e, dunque, non esiste.

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