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Cronaca

La Banda dell'Audi bianca dei finti carabinieri in borghese è stata presa: "Ti facevano accostare e poi scattava la rapina"

Rapine, furti e assalti ai bancomat sempre al confine tra Umbria e Toscana. Il blitz dei carabinieri: 19 persone individuate, 10 nel perugino

La banda dell'Audi bianca che imperversava sia sulla E45 (rapina con tanto di pistola puntata in faccia dei poveri malcapitati) che sul Raccordo Perugia-Bettolle è stata non solo individuata ma anche debellata dai carabinieri di Siena nel blitz di ieri che ha permesso di portare in carcere 8 componenti (custodia cautelare per pericolo di fuga) e di denunciarne altri 11. Tutti appartenenti alla comunità dei sinti. Ben 10 persone sono state individuate tra Perugia e l'area di Assisi Bastia.

Un gruppo criminale con appoggi logistici anche a Roma e nelle Marche specializzato nelle rapine ai bancomat, ai furti negli appartmenti e in zone industriali. Ladri esperti anche nel far sparire auto veloci per poi utilizzarle per la fuga. I Carabinieri di Siena sono convinti che la banda dei sinti e la stessa che fermava auto sul Raccordo e sulla E45 con la scusa di un controllo. Erano soliti fingersi carabinieri in borghese. Mostravano solo la paletta e indossavano delle pettorine dell'Arma. Oggetti che sono stati ritrovati in alcuni covi utilizzati dalla banda per rifugiarsi dopo le scorribande. Come agivano era stato descritto da un medico di Siena che lavora a Perugia. Anche lui fu fermato ma riuscì a fuggire. 

"Un’Audi S3 bianca targata EF e qualcosa, quattro scarichi. Ti affiancano, ti puntano la torcia in faccia, ti superano e ti mettono la paletta davanti. Non mi tornava, ho continuato, sono passati dietro e hanno acceso dei finti lampeggianti blu da dentro la macchina che potevano sembrare veri. Mi sono ripassati avanti hanno iniziato a fare in un qualsiasi punto a cazzo, se ne fregano che ci sia una piazzola. Io a quel punto ho dovuto accostare, perché ti si parano davanti". 

E ancora: "Scendono in due puntandoti sempre con una torcia in faccia, non vedi mai la loro cazzo di faccia. Uno aveva una pettorina con scritto carabinieri di plastica, palesemente finta, l’altro teneva in pugno una pistola, una Glock con il ‘castello’ quadrato. A quel punto non mi è tornata la cosa e sulla Siena-Bettolle ho innestato al retromarcia, gli ho piantato gli abbaglianti in faccia e sono scappato in retromarcia". 
 

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