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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Fallimento Grifo e immobiliare Mas, scatta la prescrizione per le accuse all'ex patron Leonardo Covarelli

Il processo per bancarotta fraudolenta è arrivato alle ultime battute davanti al collegio del Tribunale penale di Perugia

Un capitolo di storia che riguarda Perugia e il Grifo si sta per chiudere con un nulla di fatto. Il processo per bancarotta fraudolenta che vede imputato Leonardo Covarelli per il fallimento del Perugia Calcio e della società immobiliare Mas, con almeno 20 milioni di euro spariti, si avvia verso la prescrizione (alcune contestazioni sono già prescritte).

Il fallimento venne decretato dal Tribunale civile di Perugia il 20 maggio 2010, mentre l’ex patron finì davanti al giudice per l’udienza preliminare, con rinvio a giudizio il 7 giugno del 2016. La prima udienza dibattimentale davanti al collegio del Tribunale penale di Perugia era stata fissata al 6 febbraio 2018. Oggi, nel corso dell’udienza, si è iniziato a parlare di prescrizione ormai incombente, quando non già intervenuta.

Secondo la Procura di Perugia il crac del Perugia Calcio ammontava a 20 milioni di euro mentre quello della immobiliare Mas era di 45 milioni di euro. L’allora amministratore unico del Perugia Calcio, società che non aveva mai prodotto reddito secondo l’accusa, nel giugno 2009 si era attribuito un “compenso lordo annuo di 394mila euro” oltre a una serie di rimborsi per un importo di oltre 3 milioni di euro, ma non registrando in maniera corretta il tutto nel libro-giornale e negli inventari “in maniera da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari”.

Nel corso delle indagini, secondo l’accusa, si sarebbero verificate anche plusvalenze e minusvalenze dubbie sulle cessioni dei giocatori, come la “sopravvalutazione di 100mila euro della plusvalenza in relazione alla vendita dei diritti pluriennali relativi all’atleta Mirko Guadalupi” e la “omessa annotazione della minusvalenza di 400 mila per la cessione dei calciatori Cutolo e De Giorgio”.

Secondo la Procura di Perugia l’ex patron del Grifo avrebbe intrecciato gli affari del Perugia con quelli della immobiliare Mas, come la vendita di un immobile di Corciano al Perugia Calcio e i soldi che sarebbero passati dalle casse della società calcistica a quella immobiliare, attraverso fatture che non sarebbero state trascritte nei libri contabili delle rispettive società. Contestate anche diverse distrazioni di denaro fino a quasi 6 milioni di euro.

Adesso per le accuse mosse conro l’ex patron Covarelli, difeso dall’avvocato Angelo Frioni, è arrivato il tempo della prescrizione.

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