Dal Comune un aiuto alle famiglie, arriva il contributo badante: ecco chi può richiederlo
Il Comune mette a disposizione 240mila euro per aiutare le famiglie che devono pagare una o più assistenti familiari che si prendono cura di anziani ultrasessantacinquenni e adulti non autonomi
Un contributo una tantum di 700,00 euro a rimborso del costo sostenuto dalle famiglie per la retribuzione di uno o più assistenti familiari che si prendono cura di persone non autosufficienti, anziani ultrasessantacinquenni e adulti non autonomi.
E’ il contributo deciso, su proposta dell'assessore Cicchi, dall’Esecutivo di Palazzo dei Priori, in qualità di capofila della Zona Sociale 2, per complessivi 240mila euro, a valere sul Fondo PRINA(piano regionale integrato per la non autosufficienza) 2015 per 190mila euro e sul cofinanziamento comunale per i restanti 50mila.
Obiettivo della misura –che si va ad aggiungere ad ulteriori interventi già attuati- è quello di potenziare la rete dei servizi a sostegno della domiciliarità, attraverso forme di assistenza indiretta.
“Il contributo –ha spiegato l’assessore alle politiche Sociali Edi Cicchi- vuole essere un aiuto alle famiglie che hanno una badante, in un periodo dell’anno, come quello di novembre/dicembre in cui le spese per l’assistenza, tra tredicesima e contributi, aumentano notevolmente. Si tratta –ha proseguito- di interventi sociali, che vanno ad allargare e differenziare l’offerta dei servizi a supporto della domiciliarità e della cura di persone anziane non autosufficienti, sostenendo le famiglie nel lavoro di cura con il personale selezionato dalle famiglie stesse.”
Destinatari del contributo una tantum saranno gli anziani ultrasessantacinquenni e adulti non autonomi, residenti nel comune di Perugia (analoga misura vale anche per i Comuni di Corciano e Torgiano, nell’ambito della suddetta Zona sociale 2), in condizioni di non autosufficienza certificata per invalidità civile al 100%, con indennità di accompagnamento, che abbiano un ISEE di tipo socio-sanitario non superiore a 18mila euro. Requisito indispensabile anche la sottoscrizione di un contratto regolare di lavoro per almeno 30 ore settimanali con uno o più assistenti familiari, attivato da almeno 6 mesi consecutivi alla data di pubblicazione del bando. Per accedere al contributo si dovrà attendere l’uscita dell’avviso pubblico nei prossimi mesi.