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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

A processo la banda delle auto rubate: doppi guai per una concessionaria perugina

Un giro di affari losco, quello delle auto usate: venivano riparate in Italia, cambiate del numero di telaio originale e poi immesse nel mercato da alcuni concessionari di Napoli

Da Napoli a Perugia, passando per un giro ben più grande in grado di coinvolgere anche il Nord Europea: pare provenissero da quelle zone le macchine incidentate, poi rubate ed infine portate in Italia per essere rivendute ai privati. Un giro di affari losco, quello delle auto usate: venivano riparate in Italia, cambiate del numero di telaio originale e poi immesse nel mercato.

Sono 14 in tutto gli imputati finiti nella aule del tribunale, ad essere coinvolte, un paio di concessionarie di Napoli e una di Perugia, attualmente fallita. Un fermo della Polizia Stradale a Frosinone, avrebbe fatto risalire proprio alla Concessionaria del capoluogo, la ricettazione dell’auto fermata durante i controlli.

Il capo d’imputazione è quello di ricettazione e riciclaggio; in particolare, il titolare della concessionaria perugina coinvolta nel giro illegale d’affari, e difeso dall’avvocato Maccaroni, pare che fosse ignaro delle acque torbide in cui stava affogando. Le macchine che infatti vendeva, le aveva acquistate a sua volta da alcune concessionarie di Napoli a prezzi congrui per il mercato dell’usato: utilitarie, ma anche altre autovetture come Golf e BMW, sono state poi sequestrate (ma infine restituite) ai proprietari che l’avevano comprata.

Ed è a quel punto che i clienti si sono rivolti al titolare per capire se fossero stati truffati dal giro losco di macchine rubate. Il proprietario della concessionaria, ha così mandato varie mail di chiarimento ai rivenditori napoletani per avere delucidazioni in merito. Ma per lui è scattato il sequestro delle auto all’interno della sua attività. L' udienza è stata fissata per il 18 aprile 2017. 

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