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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Niente appello per la "sexy prof" accusata e poi assolta per atti sessuali con un alunno: è innocente

La Corte d'Appello ha dichiarato inammissibile il ricorso in appello del pm. La vicenda si chiude con l'assoluzione

E’ tornata in aula  oggi, 26 gennaio, dinanzi ai giudici della Corte d'appello di Perugia la vicenda della professoressa, assolta lo scorso 24 gennaio  2017 dopo essere finita a processo con l'accusa di "aver compiuto atti sessuali" con uno studente delle scuole medie, all'epoca dei fatti 13enne.

La Corte d'appello - che aveva fissato l'udienza per discutere l'appello a seguito dell'impugnazione proposta dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini - ha dichiarato inammissibile in ricorso. Per la professoressa, di fatto, si conferma l’assoluzione in primo grado.

"Assolta perchè il fatto non sussiste". E' stata questa la decisione del primo collegio del tribunale di Perugia, presideuto da Gaetano Mautone, mentre il pm Giuseppe Petrazzini aveva chiesto per l'imputata una condanna a tre anni di reclusione. Secondo l'ipotesi accusatoria formulata dalla procura,  l'insegnante avrebbe compiuto atti sessuali con l'alunno, con tanto di palpeggiamenti, baci in bocca e frasi come “Se vieni a casa mia ti faccio impazzire”.

L'insegnante, dal canto suo, che si è sempre dichiarata innocente. Già nel corso dell'ultima udienza il legale della donna, l'avvocato Luca Patalini, aveva espresso soddisfazione per la decisione del Collegio di aver  riconosciuto l'insussistenza dei fatti a lei contestati. “Amareggiato” si dice l'avvocato Carlo Bizzarri, che difende la famiglia del giovane. Gli altri avvocati di parte civile sono Gabriele Binaglia e Davide Vincoli.

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