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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

A Perugia nasce il primo progetto italiano di microcredito per donne vittime di violenza

L’Associazione Margot Project, impegnata sul campo contro la violenza di genere, lancia il primo prestito d’onore alle donne vittime di maltrattamenti. La raccolta fondi, a partire dal 1 luglio, vedrà la straordinaria partecipazione di “Dance Music Festival”

È tra i principali ostacoli per chi voglia liberarsi dal proprio carnefice; l’impossibilità all’autosufficienza economica, spesso, troppo spesso, retaggio di un rapporto impari che si avvale del potere di dominio maschile sulla donna, nega, di fatto, una concreta consapevolezza a chi da quel tunnel voglia  uscirne. Coloro che trovano la forza per denunciare, spesso dopo una dolorosa e procrastinata  presa di coscienza, si scontrano con le devastanti conseguenze di un rapporto di potere che ha tolto, alle  vittima, l’autonomia della propria vita.

Sono storie raccontate tutti i giorni, dietro i rumori e i silenzi della solitudine. Perché di solitudine si tratta. Di strade bruciate, possibilità negate, che il carnefice attua nei confronti della “preda” affinchè le venga tolta ogni possibile via di fuga.

E proprio da queste storie bisogna ripartire per rispondere, in maniera puntuale e concreta alla violenza di genere; l’Associazione Margot Project, impegnata sul campo contro ogni tipo di discriminazione e abusi, ha lanciato stamane, in conferenza stampa, il primo esempio in Italia di microcredito per donne che hanno subito maltrattamenti; un prestito d’onore che consentirà di poter ricostruire un cammino di autonomia e di fiducia. Non solo un prestito economico da cui ripartire, ma un simbolo di vicinanza per tutte le donne, un incoraggiamento alla rinascita ed alla progettualità della propria libertà.

Le modalità di concessione del prestito avverrà attraverso due fondamentali passaggi: la denuncia da parte della vittima, ed un percorso psicologico coadiuvato dai due volontari dell’Associazione: l’avvocato Emanuele Florindi e la dott. Lucia Magionami. Un aiuto indispensabile dopo la prima, delicata, fase di denuncia; le lentezze del sistema giudiziario, unite alla fragilità emotiva di chi ha subito ed a problematiche legate all’aspetto  economico, inducono spesso la donna a tornare sui propri passi. Da qui la necessaria consapevolezza di dover attaccare il problema su più fronti seguendo passo per passo l’escalation difficile, ma possibile, verso la liberazione da un rapporto conflittuale, distruttivo, malato.  

Il prestito d’onore, che partirà con una raccolta fondi a partire dal 1 luglio, vedrà la straordinaria partecipazione di “Dance Music Festival” che, per questa seconda edizione, affiancherà l’Associazione Margot; fino al 4 luglio, sarà infatti possibile partecipare alle cene di apertura alla serata musicale (gratuita) che, con un costo di 15 euro, permetterà la costruzione dei primi tasselli del progetto: i soldi raccolti andranno a costituire il primo microcredito per donne vittime di violenza.

Musica e solidarietà La pista di pattinaggio al Borgonuovo sarà la cornice di un evento estivo che ripercorrerà la mitica storia della dance con i dj italiani che hanno fatto da apripista al magico mondo delle discoteche a partire dagli anni 70. L’apertura del Festival sarà dunque affidata a Dj Mozart, storico resident della Baia degli Angeli a Gabicce Mare, punto di riferimento dell’universo underground che in quei anni stava imponendo nuovi stili e  nuovi parametri culturali. Giovedì 2 luglio Dj Pery e Dj Meo saliranno in consolle per far rivivere le nostalgiche atmosfere che si respiravano al Melody Mecca, per decenni tempio indiscusso del genere afro. Venerdì 3 luglio, l’istrionico dj e mattatore del mitico Bandiera Gialla di Rimini, Enzo Ferranini in arte Persueder, farà ballare, ridere e divertire. La chiusa del festival vedrà invece la partecipazione del dj Antonio Lusi (organizzatore dell’evento insieme a sua moglie Monica Capuzzo). È stato lui ad aver animato le folli notti perugini del Quazar durante gli intramontabili anni 80.

Ma non sarà un Festival per nostalgici; la nuova generazione potrà infatti respirare quell’aria di cambiamenti, notti magiche e buona musica che non si esauriscono nelle reminiscenze dei genitori, ma continuano a vivere, sotto un cielo stellato, per ricordarci quanto la musica faccia bene. 

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