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Cronaca Assisi

Assisi, Papa Francesco nella terra del Poverello: "Curiamo le piaghe di chi soffre"

Il pontefice è atterrato alle 7,30 tra gli applausi e una folla emozionata. Francesco ha voluto subito abbracciare i bambini e i ragazzi disabili dell'Istituto Serafico e lanciare un primo monito: non essere indifferenti a chi soffre

IL PAPA AGLI SPOSI: LITIGATE MA FATE LA SERA LA PACE

E' sceso dall'elicottero con in mano la sua borsa nera, il Papa giunto ad Assisi - alle 7,30 del 4 ottobre - per il pellegrinaggio in occasione di San Francesco, patrono d'Italia. E' stato accolto da applausi e grida "Viva il Papa" da parte dei fedeli in attesa. Il Pontefice ha risposto sorridendo e salutando con un gesto della mano. Ad accoglierlo anche il Presidente del Senato Pietro Grasso. 

Il Pontefice ha quindi percorso a piedi i pochi metri che lo separavano dalla chiesa della struttura dove sta incontrando i ragazzi. Sui muri esterni due grandi striscioni con scritto "Papa Francesco, semplice tra i semplici" e "Tocca il Dio vivo, vivi in adorazione".

Il Papa ha voluto subito incontrare i ragazzi e i bambini disabili e ammalati ospiti dell'Istituto Serafico. Il Papa ha salutato i bambini, soffermandosi accanto a ciascuno di loro, accarezzandoli, baciandoli e dicendo loro parole di conforto. Ha voluto anche confortare le famiglie dei malati e gli operatori che tutti i giorni portano avanti un'opera fondamentale per la tutela di queste persone più deboli. "Dobbiamo curare questi nostri ragazzi che rappresentano le piaghe di Gesù che ha voluto portarle sul proprio corpo anche dopo la resurrezione in Cielo". 

Il Discorso sulla Povertà e sulla Sofferenza: "Le istituzioni non lascino solo le famiglie"

"Gesu' - ha spiegato - è nascosto in queste piaghe, che hanno bisogno di essere ascoltate non tanto sui giornali, come notizia che dura uno, due, tre giorni e poi viene un altro fatto".  Secondo il Pontefice, le piaghe di Gesù nei giovani disabili "devono essere ascoltate da quelli che si dicono cristiani: un cristiano adora Gesu', lo cerca,riconosce le piaghe di Gesù e oggi tutti noi qui abbiamo la necessità di dire: queste piaghe devono essere ascoltate".

Assisi, la visita di Papa Francesco nella città del Poverello (press news)

In un fuori-programma Papa Francesco ha voluto salutare alcune famiglie di persone disabili che erano fuori dall'Istituto. "Buongiorno a tutti - ha detto - mi raccomando pregate anche per me. Ma in positivo e non in negativo mi raccomando". Il Pontefice ha chiesto ufficialmente agli organizzatori che prima di ripartire vuole tornare di nuovo al Serafico per stare un po' con i ragazzi disabili.

Papa Francesco ha percorso sulla "papamobile" aperta le vie di Assisi, applaudito dalla folla. Il Pontefice ha lasciato l'Istituto Serafico per recarsi nel santuario di San Damiano. Nella città ha smesso di piovere: le vie sono affollate di persone che attendono il passaggio del Papa per poi applaudirlo e acclamarlo a gran voce.

Il pontefice è arrivato nella Sala della Spoliazione di San Francesco, al Vescovado di Assisi, dove ha incontrato i poveri assistiti dalla Caritas, i migranti e i tanti lavoratori umbri che hanno perso il lavoro. Il Papa si è soffermato a salutare e stringere le mani degli assistiti, tra cui molti stranieri, scambiando con loro parole di solidarietà e incoraggiamento. "Non si può servire due padroni: Dio e il Denaro. Tanti di voi siete stati spogliati da questo mondo selvaggio. Oggi è un giorno di pianto per quello che è successo a Lampedusa".

"La Chiesa deve spogliarsi oggi di un pericolo gravissimo che minaccia ogni persona che ne fa parte, cioè tutti: il pericolo della mondanita'". Papa Francesco si e' rivolto con queste parole ai poveri radunati nella Sala della Spogliazione del vescovado di Assisi. "Un cristiano - ha scandito - non puo' convivere con lo spirito del mondo che porta la vanità, la prepotenza, l'orgoglio".  "Questo spirito - ha spiegato Francesco - è un idolo, non è Dio, e l'idolatria e' il peccato piu' forte. Non possiamo fare un cristianesimo piu' umano, senza croce o senza Gesù, senza spoliazione: così diventeremmo cristiani di pasticceria, delle cose dolci bellissime ma non cristiani davvero". 

Grande emozione per Papa Francesco una volta raggiunta la  basilica di San Francesco ad Assisi dove si è inginocchiato in preghiera dinanzi alla tomba del santo. Dopo la meditazione ha posto un mazzo di fiori sull'altare.​

OMELIA - Papa Francesco durante la messa la lanciato due appelli importanti. Il primo rivolto agli italiani: "Basta divisioni lavorate per il bene comune". il secondo invece al mondo: "Stop alle Guerre". In particolari riferimenti al potenziale intervento in Siria. 

Papa Francesco, al termine della messa in piazza ad Assisi, ha benedetto l'olio della
lampada votiva a San Francesco, patrono d'Italia, offerto quest'anno dall'Umbria. Nella cerimonia di offerta dell'olio, in cui sono intervenuti mons. Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia e vice presidente della Cei, la presidente della regione Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, alla presenza anche del premier Enrico Letta, il Papa ha auspicato che la devozione francescana ispiri valori di "civile convivenza" per la nazione italiana.

Il Discorso della Presidente Marini: "Con grande gioia che la accogliamo nella nostra terra, l’Umbria, e so di interpretare i sentimenti di tutti gli umbri nel rivolgerLe un affettuoso saluto di benvenuto in questa giornata particolare che rappresenta un appuntamento storico per la regione in cui Francesco  è nato e dove si è svolta tanta parte della sua straordinaria avventura umana".

LA FOLLA - Sono circa cinquantamila le persone che assistono alla messa del Papa in Piazza San Francesco, ad Assisi. Lo ha riferito il vice direttore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, in base a dati forniti dalle autorità.

IL PRANZO CON I POVERI - "Auguri!": Papa Francesco, appena arrivato alla mensa della Caritas per il pranzo con 55 ospiti della struttura, ha salutato così un bambino che pranzerà con lui e che porta il nome del santo di Assisi e dello stesso pontefice. Lo stesso Papa è stato abbracciato sulla porta da un altro bambino, nordafricano, che ha preso per mano il Papa accompagnandolo al posto della tavola dove pranzerà, rimanendogli seduto vicino. Sulle case intorno molti striscioni che inneggiano al pontefice: uno lo invita a "non mollare".

INCONTRO ISTITUZIONALE - Due brevi incontri, oggi ad Assisi, tra Papa Francesco e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Il premier ha infatti salutato il pontefice al suo arrivo in Piazza S.Francesco per le celebrazioni in occasione del patrono d'Italia. Letta ha poi nuovamente salutato il Papa nella Basilica Inferiore al termine della messa celebrata sul sagrato antistante.

LA NUOVA LINEA PER IL CLERO - Papa Bergoglio nella cattedrale di San Rufino si è rivolto la clero chiedendo meno prediche noiose e più condivisione con il popolo. "Andate nelle periferie che non sono solo luogo geografico ma anche persone con le loro solitudine".

IN PREGHIERA PER CHIARA Nella cripta della basilica di Santa Chiara, papa Francesco si è inginocchiato in preghiera e in venerazione dinanzi al corpo della santa, li' conservato.

SANTA MARIA DEGLI ANGELI - Alle 17,30 Papa Francesco entra nella piazza dei giovani tra i boati degli oltre 60 mila presenti, di cui 16mila giovani dell'Umbria che dalle 6 stanno aspettando l'arrivo del Santo Padre. Moltissimi i bambini che il Papa ha voluto baciare e benedire. Una folla incredibile con tanto di tamburini di Norcia e Valfabbrica. Grande attenzione ai malati portati in piazza dall'Unitalsi.

AI GIOVANI -  "La società in cui voi siete nati privilegia i diritti individuali piuttosto che la famiglia, le relazioni che durano finchè non sorgono difficoltà, e per questo a volte parla di rapporto di coppia, di famiglia e di matrimonio in modo superficiale ed equivoco. Basterebbe guardare certi programmi televisivi!". Lo ha detto papa Francesco ad Assisi, incontrando i giovani dell'Umbria davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli.

AI GIOVANI/2 -  "Vorrei dirvi di non avere paura di fare passi definitivi nella vita come è quello del
matrimonio". Lo ha detto papa Francesco nell'incontro con i giovani dell'Umbria, ad Assisi, rispondendo a una domanda sul matrimonio. "Approfondite il vostro amore, rispettandone i tempi e le espressioni, pregate, preparatevi bene, ma poi abbiate fiducia che il Signore non vi lascia soli! Fatelo entrare nella vostra casa come uno di famiglia, Lui vi sosterra' sempre", ha spiegato puntando il dito contro la "cultura del provvisorio".

IO VENGO DA VOI - Parlando ai giovani dell'Umbria ad Assisi, papa Francesco ha ripetuto una frase detta anche all'arrivo del suo viaggio in Brasile, dinanzi alla presidente Dilma Rousseff: "non ho né oro, né argento da darvi, ma qualcosa di molto piu' prezioso, il Vangelo di Gesù".

LE PRIME STIME DEI PELLEGRINI - Oltre 80mila presenze in tutto l'arco della giornata. E' questa la prima stima che trapela dalla questura di Perugia al termine della visita di Papa Francesco ad Assisi. Il questore ha voluto ringraziare "gli uomini e le donne che si sono prodigati per la perfetta riuscita
dell'evento".

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