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Cronaca Assisi

Assisi, affreschi della Basilica di San Francesco da salvare: parte la raccolta fondi

Appello dei frati del Sacro Convento "agli uomini di buona volontà". Serve quasi mezzo milione di euro per evitare la rovina delle opere

Un appello “agli uomini di buona volontà” per salvare le pitture dei maestri seicenteschi e trecenteschi che hanno “scritto” la storia dell'arte ad Assisi. Prende il via la raccolta fondi per il restauro degli affreschi della Basilica di San Francesco d’Assisi. L’obiettivo dei francescani del Sacro Convento è quello di ridare luce a 620 metri quadrati di affreschi nella Basilica Inferiore che hanno bisogno di cure. “Saranno – scrivono - il prolungamento del nartece, con dipinti di Cesare Sermei, e la Cappella di Santa Caterina l'oggetto dei due interventi di restauro e manutenzione già approvati dal Ministero tramite la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici dell’Umbria”.

Il costo dell'opera complessiva è di 458.616,12 euro, di cui 175.999 per la cappella e 282.617,12 per i restanti 420 metri quadrati. Per poter donare basta collegarsi al sito www.sanfrancesco.org dove è possibile trovare tutte le informazioni.

“Da Assisi parte la grande campagna solidale per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza e il valore degli affreschi della Basilica di San Francesco d'Assisi. - spiega padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi - un patrimonio inestimabile che ci permette, a distanza di quasi 800 anni, attraverso le pitture di Giotto, Cimabue, Lorenzetti, Simone Martini e Sermei, per citarne alcuni, di trasmettere la straordinaria figura del Santo attraverso quello che definiamo il primo film a colori. Ed è solo grazie alla ‘conservazione’ dei loro affreschi che è possibile ammirare ancora oggi la bellezza tramandata  nel tempo”.

I dipinti seicenteschi dell’ingresso della Basilica Inferiore attribuiti al Sermei risultano danneggiati da infiltrazioni di acqua. E’ quindi necessario un intervento sulle superfici decorate. Nella Cappella di Santa Caterina, opera del bolognese Andrea de’ Bartoli (1368), spiegano i francescani, si interverrà con una minuziosa opera di consolidamento e fissaggio della pellicola pittorica, degli intonaci trecenteschi, la rimozione del particellato atmosferico e a un aggiornamento della reintegrazione pittorica laddove gli interventi eseguiti quaranta anni fa mostrano evidenti alterazioni e “disarmonie”.

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