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Cronaca

Assalto al bus del Perugia calcio dopo la sconfitta in trasferta, inizia il processo per 18 tifosi

Sassate contro il mezzo, lancio di fumogeni e minacce secondo la ricostruzione della Procura

L’assalto al bus del Perugia calcio che tornava dalla trasferta a La Spezia approda in tribunale. Sono 18 i tifosi del Grifo citati direttamente a giudizio per i fatti avvenuti la sera del 21 ottobre del 2017 e che secondo la Procura di Perugia avrebbero “in concorso tra loro e con altri numerosi tifosi della squadra Perugia Calcio, con violenze e minacce” costretto “l’autista dell’autobus dell’Ac Perugia con a bordo i giocatori della prima squadra e lo staff tecnico, ad arrestare la marcia del veicolo, impedendo loro, per dieci minuti circa, di far ritorno verso il parcheggio B1 dello stadio Renato Curi”.

Quella sera, secondo la ricostruzione accusatoria, i tifosi imputati avrebbero, dopo il lancio di un sasso “contro il finestrino del bus operato da una persona non identificata” intimorito “i passeggeri lanciando alcuni fumogeni, sferrando dei calci e dei pugni sulla carrozzeria tanto da causare l’arresto forzato del veicolo”. Tra gli imputati anche alcuni soggetti che erano stati destinatari di Daspo, quindi non avrebbero potuto trovarsi nella vicinanze dello stadio. Anche se è stato eccepito che quel giorno non si era giocato al Curi, quindi il Daspo non aveva validità.

L’autobus era stato danneggiato ed erano state staccate le insegne adesive del Grifo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati: Michele Nannarone, Stefano Tentori Montalto, Vincenzo Bochicchio, Andre Pierozzi, Saschia Soli, Gianluca Calvieri, Marco Brambatti e Silvia Serangeli.

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