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Cronaca

Lavoro, un asilo nido in casa: l'Umbria finanza le mamme-maestre

La Regione dell'Umbria torna a finanziare la nascita di asili familiari gestiti da mamme per un massimo di 6 bambini. Un'opportunità lavorativa per le donne umbre ai tempi della crisi

Prende sempre più campo anche in Umbria il progetto degli asili familiari gestita da una mamma - formata dalla regione - all'interno di locali domestici adeguati agli standard di sicurezza. Un centro fatto in caso che può sopitare fino ad un massimo sei bambini e permette orari e giorni flessibili per l'accoglienza di bimbi dai 3 mesi ai 3 anni. Gli asili familiari inoltre possono essere anche una importante soluzione lavorativa ed economica per le donne umbre che stanno vivendo molto più degli uomini il dramma della ricerca impossibile di un posto di lavoro.

La Regione,su proposta dell’assessore alle Politiche attive del lavoro Vincenzo Riommi, l’erogazione di ulteriori aiuti per la strutturazione di nidi che siano conformi agli standard di servizio definiti nel progetto-quadro, a valere sui fondi comunitari del “Por Fse” (Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo) 2007-2013.

 Potranno presentare domanda di accesso agli aiuti esclusivamente le donne disoccupate e inoccupate che hanno concluso positivamente l’esperienza di formazione per la gestione dei nidi familiari organizzata dalla Regione Umbria. Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 5mila euro, per il finanziamento fino a un massimo dell’80 per cento delle spese da sostenere per l’attività, compresi eventuali investimenti per la riduzione dell’impatto ambientale.

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