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Asili, Pdl pensa a privatizzazione. Genitori: "Ipotesi da sconsiderati"

Il comitato dei genitori della scuola dell'infanza della Lampada Magica e di Latte e Cioccolata di Case Bruciate contro la proposta del centrodestra di Palazzo dei Priori

I manifesti affissi in città dal centrodestra, dove si ribadiva l’idea di una privatizzazione soft, con gestione e personale privato, ma con la supervisione del Comune degli asili nido comunali, ha fatto esplodere la prima miccia della protesta.

Se il centrosinistra è rimasto in silenzio – magari perché ancora sta facendo i conti una esternalizzazione del servizio mensa…già deliberata – su questa proposta che porterebbe ad onor del vero un risparmio importante per le casse comunali, la contrarietà alla proposta è arrivata dai diretti interessati: ovvero i genitori dei piccoli iscritti agli asilo. In particolare sono insorti il comitato dei genitori della scuola dell’infanza della Lampada Magica e di Latte e Cioccolata di Case Bruciate.

Il Comitato si è appellato subito alla Giunta comunale perché nonostante la crisi e i ripetuti tagli ai servizi per l'infanzia si attivi per salvaguardare il diritto dei bambini e delle famiglie ad avere un'educazione pubblica, di qualità, che accoglie e accetta le differenze e dignitosa per le persone che ci lavorano.

“La privatizzazione, come la riduzione drastica delle risorse, non si coniuga con la qualità dei servizi e la dignità del lavoro – si evince dal manifesto di protesta del comitato dei genitori – e lo stiamo già verificando con l'esternalizzazione del servizio mensa presso le Scuole dell'Infanzia Comunali Lampada Magica e Latte e Cioccolata, che ha avuto già i suoi effetti negativi: riduzione della qualità del servizio e impossibilità di svolgere quelle esperienze educative legate all'alimentazione che caratterizzavano la scuola fin da oltre quindici anni. Inoltre la preparazione dei pasti che prima veniva assicurata nella cucina interna della scuola da quattro persone, ora viene svolta da due cuoche per un numero quasi doppio di bambini, con oggettive difficoltà organizzative che quindi compromettono la possibilità di erogare un eccellente servizio”.

Per il Comitato "è da sconsiderati" pensare di risparmiare risorse su servizi fondamentali come gli asili: "Perché vuol dire mettere a rischio un'esperienza educativa di grande valore e a farne le spese saranno i bambini e le bambine, le famiglie e gli insegnanti che con passione e abnegazione si prendono cura dei nostri figli e contribuiscono alla loro educazione”.

Una presa di posizione forte che potrebbe far saltare la privatizzazione sugli asili che partita dalla minoranza di centrodestra di Palazzo dei Priori stava velocemente facendo breccia nei cuori anche dell’amministrazione comunale alle prese per il 2012 di altri 8milioni di tagli in più al budget comunale.

 

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