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Cronaca

Evade dai domiciliari per andare a strangolare un rivale: arrestato piccolo boss spaccio

Da giugno era confinato agli arresti domiciliari nella sua abitazione per espiare una condanna per droga, ma ha approfittato di questo beneficio per andare nell'abitazione di un altro connazionale per regolare due conti

Non ha avuto problemi o remore ad evadere dai domiciliari per andare ad aggredire pesantemente - i motivi reali sono al vaglio degli inquirenti - un connazionale direttamente a casa sua. Prima lo ha ferito con un coltello alla mano e poi ha tentato di strangolarlo a mani nude; per fortuna la vittima è riuscito a divincolarsi e fuggire mettendosi in salvo.

Poi se ne è tornato a casa sua, ai domiciliari, sperando di averla fatta franca. Ma cosi non è stato per Mohamed AREUKI, pluripregiudicato e considerato dalla polizia uno dei piccoli boss dello spaccio in forte ascesa a Perugia.

Dallo scorso giugno 2014, la giovane “promessa” della microcriminalità tunisina a Perugia viene sottoposta alla detenzione domiciliare, quale misura alternativa alla detenzione in carcere, per l’espiazione di una pena conseguita per spaccio di droga. Nel pomeriggio di ieri venerdì 14 novembre, gli uomini della Sezione “Criminalità Organizzata” della Squadra Mobile, diretti da Marco Chiacchiera e coordinati da Piero Corona, si sono presentati all’indirizzo di domicilio del giovane tunisino, per recapitargli una inaspettata sorpresa: una villeggiatura gratuita nel Carcere di Capanne. 

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