Omicidi, il perugino al centro di una caccia ai killer: per una vecchia faida tra Stidda e Mafia
L'Antimafia catanese ha dato mandato, tramite la magistratura locale, ad alcune squadra mobili del Paese di portare avanti indagini e arresti di otto tra mandanti e killer mafiosi. In prima linea anche gli agenti di Perugia
C'è ancora l'Umbria - in particolare la Provincia di Perugia - al centro di una complessa inchiesta su una guerra di mafia su cui la Procura di Catania sta indagando e sta effettuando otto arresti. Si sarebbero individuati i mandanti e i killer ritenuti responsabili di due omicidi e di un tentativo di omicidio compiuti agli inizi degli anni '90, nell'ambito di una guerra di potere tra Stidda e Cosa nostra.
LA MAFIA IN UMBRIA: CLAN, AFFARI E CRIMINALITA' STRANIERA
A collaborare con la squadra mobile di Caltanisetta per gli arresti ci sono anche gli agenti della squadre mobili di Perugia: tutti impegnati in prima linea sull'omicidio di Paolo Nicastro, sul tentativo di omicidio di Antonino Pitrolo e Salvatore Calcagno e sull'omicidio di Salvatore Campione e il contestuale tentativo di omicidio di Gianfranco Arcerito. Tutti i delitti sono avvenuti nella seconda meta' del '91 nel corso della sanguinosa guerra di mafia nel nisseno. Massimo riserbo sull'operazione - si attende una conferenza stampa - ma trapela il fatto che almeno uno degli otto killer o mandanti mafiosi sarebbe stato rintracciato o avrebbe legami forti in questi anni con la Provincia di Perugia. Non è un mistero che l'Umbria viene utilizzata dai clan anche per nascondere o cercare di far dimenticare alcuni dei propri uomini. Oppure inviati per portare avanti affari legati al riciclaggio.