Un fiume di droga unisce Roma a Perugia, droga importata nei quadri e souvenir peruviani

Traffico internazionale di droga: con questa accusa è scattata una vasta operazione che sta interessando le province di Roma e Perugia.  Sono una decina le persone arrestate e numerose le perquisizioni condotte all'alba del 21 giugno dalla squadra Mobile romana e da quella di Perugia - diretta da Marco Chiacchiera - per smantellare l'organizzazione criminale. Circa un centinaio gli agenti della polizia impiegati. Il clan individuato importava droga dall'estero e poi lungo l'asse Roma-Perugia riforniva di stupefacente il Centro-Nord del Paese. La sostanza trattata, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe la cocaina.

AGGIORNAMENTO - ORE 10:42 -  I componenti del clan della droga, che gravitano nella capitale, sul litorale romano e uno nella provincia di Perugia, avevano costituito una organizzazione che importava lo stupefacente dall’estero per poi spacciarlo al minuto sulla piazza della città eterna e in Umbria. Numerosi i sequestri operati nel corso delle indagini, il più ingente dei quali è maturato il 31 maggio dello scorso anno, quando in un residence in Prati furono sequestrati circa 6 chili di cocaina occultata in alcuni quadri e souvenir della tradizione artigiana peruviana, nascosta in interstizi ricavati nelle tavole di legno che li componevano.

In quell’occasione furono arrestati Luca LAUDONIO e il cittadino peruviano Juan Alberto MORENO FARRO; quest’ultimo aveva trasportato lo stupefacente dal Perù in Italia e, all’atto dell’arresto, stava operando il recupero della sostanza illecita. Le ulteriori indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno permesso di ricostruire la vasta rete di spaccio che operava nella Capitale.