Terrorismo, la sede del Fronte Rivoluzionario a Perugia: su internet i contatti
Per i magistrati e la Task-Force del Generale Ganzer la capitale degli anarchici in armi era Perugia, mentre le comunicazioni arrivano tramite internet e dal carcere tramite messaggi in codice
Dopo le dieci ordinanze di custodia cautelare, ecco i particolari dell'inchiesta perugina sugli anarchici del gruppo Fai finiti in manette mercoledì. Per i magistrati e per la task-force anti-terrorismo guidata dal generale dei Ros, Giampaolo Ganzer la base operativa del gruppo anarchico insurrezionalista dedito all'associazione al terrorismo, con la complicità di ambienti greci e spagnoli, è senza ombra di dubbio Perugia.
E questo dimostra ancora una volta il ruolo importante del perugino Sergio Maria Stefani e Francesca Paola Iozzi all'interno della "Fai-Fri - Federazione anarchica informale/Fronte rivoluzionario internazionale" che avrebbero effettuato attentati al direttore di Equitalia di Roma, alla banca tedesca e ad altri obiettivi istituzionali. Il capo, secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, sarebbe Stefano Gabriele Fosco, pisano doc.