La fattucchiera che ammaliava i disperati e gli stolti: per parcella anche una "Mito"
Una presunta cartomante perugina è stata arrestata dopo un indagine della Procura su numerose denunce per truffa. Secondo l'accusa sfruttava la disperazione di alcuni clienti con problemi di lavoro, d'amore e di salute: "Segui i miei voleri è il malocchio scomparirà..."
Il marito è scappato con l'amante più giovane? E' colpa del malocchio. Il figlio non trova lavoro? E' colpa del malocchio. La malattia è entrata in famiglia colpendo uno dei componenti? E' colpa del malocchio. Il conto corrente si è svuotato? Non era colpa del malocchio, che non esiste, ma di una truffatrice-fattucchiera perugina che ha ingannato e plagiato i suoi clienti disperati e ignoranti che hanno creduto di scacciare la sfortuna e il destino negativo affidandosi ai suoi riti bugiardi. La donna ha sfruttato queste debolezze facendosi consegnare decine di migliaia di euro, imponendo anche ricariche su Posta Pay e persino ha chiesto e ottenuto una Alfa Romeo "Mito".
E chi non pagava sarebbe finito in un girone del malocchio ancora più grave con conseguenze terribili. La scoperta è stata fatta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la procura di Perugia che ha voluto fare chiarezze su diverse denunce presentate da alcuni cittadini rimasti al verde proprio per via della cartomante. Sfruttando le particolari condizioni psicologiche delle presunte vittime - emerge dall'ordinanza di custodia cautelare - la donna "otteneva il risultato di apparire agli occhi delle persone offese come colei che era in grado di risolvere le fatture e i malocchi fonti di ogni problema esistenziale. Facendo credere loro che, assecondando i suoi desideri, sarebbe stato possibile eliminare ogni fonte di pericolo occulto e ottenere una vita rinnovata dal punto di vista del lavoro, della salute e delle relazioni sentimentali". T
Tutto questo sfruttando persone disposte a tutto per di aggrapparsi ad una speranza, persino folle come quella prodotta dalla magia. L'indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Michele Adragna.
