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Cronaca Centro Storico / Via Appia

INVIATO CITTADINO Arco di Via Appia sfregiato, pietre etrusche bucate

Ma chi è tenuto a controllare? E chi controlla i controllori?

Arco di via Appia, poco sopra la Postierla pedonale della Conca, sovrastata dal Grifo (antica neviera), all’interno della quale corre l’acquedotto di Monte Pacciano, col liquido vitale per la Fontana Maggiore.

Si parla di manufatti d’epoca etrusca. La Porta lungo la scalinata è certamente rimaneggiata in età medievale, ma le pietre che la costituiscono e che la fiancheggiano sono, visibilmente, conci etruschi provenienti dalle cave di Ellera o di Santa Sabina.

Bene, anzi: malissimo. Scendendo sulla destra, qualcuno ha ritenuto di apporre una scatola per servizi di telecomunicazione. La protesta di molti ha fatto sì che chi l’aveva messa l’abbia anche rimossa. Ma qui casca l’asino. Ed è una caduta “sacrilega”. Sacrilegio numero 1: ci si avvede che gli ignoti violatori hanno forato le parti interne dei conci e non, come da regola, gli interstizi fra le pietre. Sacrilegio numero 2: quei fili variopinti sono stati lasciati in loco, forse in attesa (ormai da troppo tempo) di idonea collocazione. Sacrilegio numero 3: i buchi sono stati fatti nei punti sbagliati: male, malissimo. Ma, ancor peggio, se si considera che sul posto sono stati lasciati gli stopper con tanto di buco. Che ci voleva a togliere quei pezzi di plastica e a intervenire stuccando i buchi con una malta cementizia di colore simile a quello del concio?

Ma chi è tenuto a controllare? E chi controlla i controllori? The rest is silence!

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