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Cronaca Gubbio

Appoggia il fucile sul sedile dell'auto e spara al compagno di battuta di caccia: processato

L'accusa: lesioni personali gravissime e omissione di soccorso a seguito di incidente venatorio

Entra nella jeep e poggia il fucile sul sedile. Parte un colpo e ferisce l’amico. Per questo un uomo di 48 anni, difeso dagli avvocati Luca Dattolo e Alessio Spinelli, è sotto processo per lesioni personali gravissime e omissione di soccorso a seguito di incidente di caccia.

L’imputato avrebbe sparato a un compagno di battuta di caccia al cinghiale “per colpa dovuta ad imprudenza consistita nel non mettere in sicurezza” il proprio fucile prima di appoggiarlo sopra un’altra arma “tra il sedile lato passeggero e il cambio” nell’abitacolo dell’autovettura utilizzata per raggiungere il luogo della caccia.

Dal fucile posizionato in quel modo partiva un “colpo che attingeva il compagno di caccia all’avambraccio destro procurandogli una ferita da arma da fuoco avambraccio a destra con perdita di sostanza cutanea, muscolare, tendinea e ossea regione ulnare, frattura radio con mobilità superiore radiale presente ipovalida”.

Il compagno di caccia riportava una “incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni e l’indebolimento permanente della funzione prensile” di mano e braccio.

La Procura di Perugia contesta anche l’omissione di soccorso in quanto l’indicente di caccia sarebbe avvenuto alle 10.50 del 17 ottobre del 2019, nella campagna di Gubbio, ma la richiesta di soccorso sarebbe stata fatta solo da un altro cacciatore sopraggiunto in seguito. Sarebbe stato quest’ultimo a chiamare il 118 alle 12.01.

La vittima, un 53enne, si è costituita parte civile tramite l’avvocato Pietro Gigliotti.

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