Anziano infila una manciata di crocchette per gatti in tasca: processato per furto aggravato
Dopo tre anni di processi e aver stabilito che il prodotto rubato aveva un valore di 3 euro, il giudice lo ha assolto per particolare tenuità del fatto
Un uomo di 86 anni è finito sotto processo per furto aggravato di cibo per gatti in un supermercato.
Dopo tre anni di processo però, l’anziano è stato assolto per particolare tenuità del fatto.
Nel febbraio del 2020 l’uomo, difeso dall’avvocato Marco Gentili, all’età di 83 anni, è stato accusato di furto aggravato perché “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, al fine di trarne profitto per se stesso, si impossessava di mangime per gatti per l’importo di 143,98 euro” in un supermercato di Perugia.
La Procura di Perugia contestava anche l’aggravante, consistita nell’aver strappato le confezioni che contenevano il cibo per i felini, per poi mettersi in tasca i croccantini.
Tre anni dopo il giudice del Tribunale penale di Perugia, al termine dell’istruttoria nel corso della quale sono stati sentiti i testi e verificati gli elementi di prova, tra cui la quantificazione del valore dei croccantini per gatti sottratti all’esercizio commerciale (intorno ai tre euro di valore) ha stabilito che a carico dell’anziano era riconducibile solo quel fatto, cioè aver preso dei croccantini, ma non di aver forato la confezione, ha accolto la richiesta del difensore di particolare tenuità del fatto, anche in virtù della riforma Cartabia, assolvendo l’imputato dalle accuse.