L'odissea di un anziano perugino tra divieti, strade dissestate e un cimitero senz'acqua
Ma non finisce qui.“Arrivato al cimitero, tra buche e sobbalzi di ogni genere, mi accorgo che non c’è acqua. Mi chiedo come sia possibile
Una domenica qualunque, l’ordinaria odissea di un anziano residente del Centro. Divieti, strade dissestate, cimitero senz’acqua: roba da terzo mondo. Racconta: “Possiedo un’auto vecchia e le domeniche mi trovo rinserrato in casa. Intendevo andare al cimitero per visitare la tomba di mia moglie. Ho dovuto caricare in macchina altre due persone, mia figlia e mia cognata, per non incorrere nell’infrazione legata al divieto di circolazione”.
Ma non finisce qui.“Arrivato al cimitero, tra buche e sobbalzi di ogni genere, mi accorgo che non c’è acqua. Mi chiedo come sia possibile. Comunque mi aggiro tra bottiglie di plastica abbandonate: evidentemente l’acqua manca da più giorni e alcuni si sono premurati di portarsela da casa”.
Aggiunge: “Sono anche stato tentato di ‘rubare’ un po’ d’acqua da qualche altro vaso dei loculi vicini, ma non me la sono sentita. Pazienza! Vorrà dire che i fiori li ho messi senz’acqua: basta il pensiero. E, se posso, tornerò magari domani con una bottiglia di scorta”.Questo lo sfogo di un anziano perugino che sbuffa per le tante cose che gli complicano la vita.