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Cronaca

Anno giudiziario - La pandemia rallenta la giustizia e fa "esplodere" il caso "cittadella giudiziaria"

Il numeri della relazione del magistrato Mario Vincenzo D'Aprile, presidente della Corte d'appello di Perugia

L’emergenza Covid-19 ha colpito anche nei palazzi di giustizia, con diversi contagi tra magistrati, personale e avvocati, ma ha anche rallentato l’attività giudiziaria.

“L’operatività degli uffici ha dovuto subire, per circa due mesi, un blocco generalizzato, che ha risparmiato solo le attività indifferibili ed urgenti; successivamente, a partire dal 12 maggio, le attività sono riprese gradualmente, sia pure con le limitazioni e le precauzioni rese necessarie dalla pandemia ancora in corso” scrive il presidente della Corte d’appello Mario Vincenzo D’Aprile nella sua relazione per l’anno giudiziario 2021. Secondo il presidente gli uffici “hanno potuto reggere bene all’impatto con la pandemia, grazie al ‘gioco di squadra’ che si è riusciti ad organizzare” tra magistrati, personale, avvocati, professionisti che frequentano i tribunali. Certo, gli uffici giudiziari dell’Umbria “hanno continuato a funzionare, non solo salvaguardando bene i servizi essenziali, ma anche, nella seconda fase ancora in atto, garantendo progressivamente una ripresa in sicurezza di tutte le attività”.

La pandemia ha riproposto la gravità della “situazione logistica degli uffici giudiziari di Perugia, caratterizzati da sedi sparse nel territorio cittadino, in gran parte non adeguate alle necessità” scrive ancora il presidente, mettendo in luce “l’inidoneità dei locali destinati ad uffici ed aule di udienza” soprattutto alla luce dell’emergenza sanitaria. Si ripropone, quindi, la necessità di velocizzare il progetto della “Cittadella Giudiziaria” presso la struttura dell’ex carcere cittadino.

Per quanto riguarda la carenza di organico su 141 magistrati togati assegnati all’Umbria, risultano in servizio in 127, con una scopertura del 10%, “superiore rispetto a quella segnalata nella relazione riguardante lo scorso anno”.

Mancano presso la Corte di Appello, un posto di consigliere e il posto di magistrato distrettuale giudicante presso il Tribunale di Perugia; 1 posto di Presidente di Sezione e 4 posti di giudice presso il Tribunale di Spoleto; 2 posti di giudice presso il Tribunale di Terni; 1 posto di giudice presso il Tribunale di Sorveglianza; 1 posto di giudice presso il Tribunale per i Minorenni; 1 posto di giudice; scoperto il posto di Procuratore Generale, nonché due posti di sostituto nella Procura di Perugia; risultano mancanti 17 posti nella magistratura onoraria.

I NUMERI

SEZIONE CIVILE

In Corte d’appello nel periodo preso in esame, dalla statistiche ministeriali (1.7.2019-30.6.2020), risultano essere stati definiti complessivamente n. 1.692 procedimenti, di cui n. 1.198 relativi ad affari civili contenziosi e non contenziosi e n. 494 relativi a controversie in materia di equo indennizzo ex L. n. 89/2001. Le pendenze relative ai procedimenti di cognizione ordinaria e volontaria giurisdizione, esclusa l’equa riparazione, risultano essere, al 30.6.2020, n. 1.979, in diminuzione rispetto all’anno precedente (n. 2.029); le pendenze relative ai procedimenti in materia di equa riparazione risultano essere n. 454, a fronte di un dato dei definiti pari a n. 494 procedimenti.

SEZIONE LAVORO

La situazione della Sezione lavoro, al termine del periodo considerato, era la seguente: i procedimenti pendenti, che al 1 o luglio 2019 erano in numero di 386, al 30 giugno 2020 erano n. 384; Complessivamente, nel periodo considerato, sono stati esauriti n. 257 procedimenti. Il numero delle controversie in materia di impiego pubblico, pari a 59 all’inizio del periodo, era di 40 al 30 giugno 2020; a fronte di n. 26 sopravvenienze, sono stati esauriti n. 45 procedimenti. Le controversie di lavoro privato, pari a n. 73 nel 2019, al 30 giugno 2020 erano 75; a fronte di n. 52 procedimenti sopravvenuti, ne sono stati definiti n. 50. I procedimenti di reclamo in materia d’impugnazione di licenziamento, trattati con il cosiddetto “rito Fornero” (legge 28 giugno 2012 n. 92) erano pari a n. 3, all’inizio del periodo; ne sono sopravvenuti n. 10 e, al 30 giugno 2020, ne erano stati definiti n. 8, con una pendenza finale di 5 unità; due dei procedimenti di questo tipo iscritti nel periodo riguardavano licenziamenti di dipendenti di amministrazioni pubbliche.

SEZIONE PENALE

Nell’anno di riferimento, la pendenza nella Sezione penale, contrariamente alla linea di tendenza degli ultimi anni, è sensibilmente aumentata, portandosi dagli iniziali n. 1.578 procedimenti ai n. 1.846 finali.

GIUSTIZIA TELEMATICA

Complessivamente, nel settore civile, dai dati estratti dall’Ufficio, risultano per il periodo 09 marzo 2020- 30 giugno 2020 n. 114 trattazioni con modalità “da remoto” con l’applicativo Microsoft TEAMS e n. 81 trattazioni scritte tramite lo scambio/deposito di istanze/conclusioni sul sistema telematico e l’adozione del provvedimento del giudice tramite consolle. Per il settore penale dibattimentale monocratico per il periodo 09/03/2020 – 30/06/2020 sono stati trattati complessivamente 1.556 procedimenti da remoto (comprensivi di quelli riguardanti detenuti, per i quali è stato utilizzato il sistema da remoto per un’effettiva trattazione seguita dalla definizione, e quelli trattati solo per la costituzione delle parti, la risoluzione delle questioni preliminari e la successiva programmazione in altra data). Per il settore penale dibattimentale collegiale, nel periodo 09/03/2020 – 30/06/2020, sono stati trattati 88 procedimenti da remoto, anche in tal caso il numero è comprensivo sia di quelli definiti sia di quelli per i quali sono state solo risolte le questioni relative alla costituzione delle parti e alla successiva programmazione.

GIUSTIZIA PENALE

Settore Penale rito monocratico

Procedimenti sopravvenuti nel periodo 2.681 (in relazione ai precedenti 2.709); Procedimenti esauriti nel periodo 2.383 (in relazione ai precedenti 2.915);

Procedimenti pendenti alla fine del periodo 7.735 (in relazione ai precedenti 7.437);

Settore Penale rito collegiale

Procedimenti sopravvenuti nel periodo 164 (in relazione ai precedenti 135);

Procedimenti esauriti nel periodo con sentenza 109 (in relazione ai precedenti 139);

Procedimenti pendenti alla fine del periodo 488 (in relazione ai precedenti 433);

Settore Gip/Gup noti

Procedimenti sopravvenuti nel periodo 3.984 (in relazione ai precedenti 4.970); Procedimenti esauriti nel periodo 6.164 (in relazione ai precedenti ai 9.011);

Procedimenti pendenti alla fine del periodo 5.387 (in relazione ai precedenti 7.567).

Settore GIP – GUP Ignoti

Procedimenti sopravvenuti nel periodo 18.305 (in relazione ai precedenti 16.537);

Procedimenti definiti nel periodo 22.115 (in relazione ai precedenti 29.247);

Procedimenti pendenti alla fine del periodo 3.720 (in relazione ai precedenti 7.530).

Le udienze di convalida tenute con tale modalità sono state complessivamente 40, con 38 giudizi direttissimi definiti con sentenza.

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