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Cronaca Passignano sul Trasimeno

Trasimeno, annega per salvare i figli: il racconto del marito (aggiornato ore 10)

Una donna di 36 anni di San Feliciano è annegata nel tentativo di salvare i figli dopo che il Lago si era increspato pericolosamente. La ricostruzione del marito ascoltato dai Carabinieri dopo la tragedia

(nuovo aggiornamento ore 10 - 8 agosto 2012) - Era proprietaria del chiosco sul lungolago di San Feliciano, la donna di 36 anni che ieri pomeriggio è annegata al Trasimeno sotto gli occhi dei due figli, di 7 e 4 anni, e del marito che ha cercato di strapparla dalle acque dopo il malore fatale. Il marito è stato a lungo ascoltato dal comandante della Compagnia di Passignano e Città della Pieve, Mario Milillo, al quale ha ricostruito puntualmente la tragedia.

Si erano recati con il proprio piccolo motoscafo in direzione dell'Isola Maggiore. Ormeggiato il mezzo in acqua si erano tuffati sia i due piccoli che il padre; la madre era rimasta nella barca. Subito poco dopo il Lago si era increspato creando una distanza tra l'imbarcazione e i due piccoli. A quel punto la donna, nonostante il marito si stava recando a nuoto verso i figli, forse sollecitata dalla difficoltà in acqua del piccolo di 4 anni si è immediatamente tuffata.

Ma la distanza, la preoccupazione e un improvviso malore sono stati un mix micidiale quanto imprevedibile. Il marito ha provato una corsa disperata verso riva per cercare di rianimarla ma neanche i sanitari del 118 - prontamente arrivati al molo di Passignano - sono stati in grado di fare il miracolo, Sui fatti, anche se appare palese la tragedia, è stata aperta una inchiesta.

Ennesima vittima al Lago Trasimeno. Stavolta si tratta di una madre di 36 anni che dopo essersi tuffata in acqua sarebbe stata colta da un malore. Inutili i soccorsi che sono avvenuti all'interno della barca dopo che la donna era stata strappata esanime dalle acque limacciose del Lago.

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La tragedia si sarebbe materializzata durante una gita in barca: il marito e  i due figli della donna si trovavano già in acqua quando anche la giovane donna si è tuffata. Secondo i soccorsi la vittima non sarebbe un turista, ma una residente di San Feliciano.

In tarda serata, secondo i soccoritori, si è appreso che la donna, ormai priva di vita, è stata trasportata in barca dal marito che però prima aveva messo in salvo i due figli. Il forte vento avrebbe increspato il Lago Trasimeno allontanando la barca e mettendo in difficolta i due bambini. La donna si sarebbe tuffata a quel punto per portare al sicuro i figli ma forse a causa delle sforzo e dell'agitazione sarebbe stata colta da un malore fatale. 

La famiglia, residente a San Feliciano, era una esperta conoscitrice del Lago e con la propria barca era solita dirigersi al largo per fare un bagno nell'acqua più alta e meno invasa dalle alghe. Una tragedia che ha sconvolto i piccoli borghi lacrustri dove la vittima era conosciuta. Il marito sarebbe sotto shock e avrebbe provato e riprovato a rianimare la moglie prima dell'arrivo del soccorsi. 

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