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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Animalisti contro Ospedale Veterinario di Perugia: "Capriolo ferito abbattuto senza motivo"

L'associazione ha dato mandato di fare tutte le verifiche del caso direttamente all'avvocato Consiglia Fabbrocini, per accertare tutte le responsabilità. Ecco la storia di un salvataggio finito in tragedia

Animalisti contro l'Ospedale Veterinario di Perugia dopo l'abbattimento definito "senza motivo" di un capriolo che era ferito ad una zampa. L'associazione ha dato mandato di fare tutte le verifiche del caso direttamente all'avvocato Consiglia Fabbrocini, per accertare tutte le responsabilità. Tutto nasce il 25 marzo scorso quando all'incirca alle ore 22.30, alcuni volontari dell' Associazione “Animalisti Italiani Onlus” ritrovano un capriolo ferito sul ciglio di una strada, nei pressi del capoluogo umbro.

I due ragazzi, residenti a Perugia, si fermano subito per prestare soccorso all' animale ferito: quest'ultimo risulta avere una zampa rotta e quindi con evidenti difficoltà nei movimenti. A quel punto l'unica cosa da fare è chiamare la Polizia Provinciale per richiedere un pronto intervento di soccorso. Alla telefonata, la Polizia Provinciale risponde dicendo di attendere il veterinario dell' ASL che sarebbe arrivato a momenti da Castiglione del Lago ma, trascorse all'incirca due ore, del veterinario neanche l'ombra!

A questo punto i due volontari, ormai “investiti” da un enorme senso di impotenza, riprovano a richiamare la Polizia Provinciale per richiedere un celere intervento, ma la risposta è secca e ha dell'incredibile: “In questo momento non possiamo intervenire perchè abbiamo un mezzo impegnato in un incidente stradale, dovete attendere ancora”

La situazione però non permette un'ulteriore attesa e, a questo punto, si prova a contattare direttamente la ASL per sapere se il veterinario è ormai prossimo all'intervento ma le sorprese, purtroppo, non sono ancora finite perchè si apprende che il veterinario non è intervenuto in quanto, senza un mezzo della Polizia Provinciale, non può provvedere al soccorso dell'animale. I volontari, preso atto della situazione, richiedono di poter recuperare con il proprio mezzo il capriolo e di portarlo all' Ospedale Veterinario di Perugia. Permesso che viene concesso, per via telefonica, dalla ASL.

Arrivati in Ospedale si apprende subito dell'assenza di un medico chirurgo in grado di operare la zampa del capriolo. L'operazione potrebbe avvenire solo dopo 4-5 giorni, con il ritorno del chirurgo dalle festività pasquali. Nonostante tutto, anche in caso di amputazione della zampa, il capriolo potrebbe continuare a vivere in un Centro di Recupero che si occuperebbe, a spese dell' Ass.ne “Animalisti Italiani Onlus”, della sua riabilitazione.  L'animale viene quindi ricoverato, durante la notte, all'Ospedale Veterinario di Perugia. La mattina successiva i volontari degli “Animalisti Italiani Onlus” apprendono la notizia sconcertante: il capriolo è stato soppresso senza una reale motivazione valida, se non per una zampa rotta.

“Un capriolo non può essere lasciato morire per un arto fratturato – dichiara Walter Caporale, Presidente dell' Ass.ne “Animalisti Italiani Onlus” - e non è accettabile che le Autorità competenti si passino la “patata bollente” gli uni con gli altri: qualcuno deve pagare per le proprie negligenze”

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