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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Città della Pieve

Non versava gli incassi della farmacia al Comune, dottoressa condannata a risarcire l'ente pubblico

I giudici della Corte dei conti hanno riconosciuto i pagamenti successivi all'indagine penale e contabile, ma mancavano ancora quasi tremila euro

Agiva come agente contabile per conto del Comune di Città della Pieve dovendo gestire gli incassi della farmacia e versare la quota pubblica nella casse comunali. Non avendolo fatto (per l’intero ammontare) una farmacista di Città della Pieve è stata condannata dalla Corte di conti a risarcire il Comune per la parte residua, cioè 2.696,51 euro.

Con atto di citazione, a seguito della condanna in sede penale per peculato (non definitiva), la Procura regionale aveva citato la farmacista nei giudizi di conto e di responsabilità, chiedendo la condanna al pagamento “in favore del Comune di Città della Pieve di 17.200 euro a titolo di danno patrimoniale, nonché di 20.000 euro a titolo di danno all’immagine” in quanto “agente contabile avendo il maneggio di beni, denaro e risorse dell’Amministrazione comunale”.

Nel corso del processo è emerso, però, che “nel conto giudiziale della farmacia relativo all’esercizio 2013, conto dal quale risulta un’annotazione circa la differenza di 19.138,81 euro versata in più ... rispetto all’incassato probabilmente a sanatoria di quanto mancante negli anni precedenti”, ma che “non sarebbe tale da esaurire l’obbligo restitutorio incombente sul contabile, permanendo una differenza di 2.696,51 euro”.

I giudici contabili “riguardo al giudizio di responsabilità” hanno dichiarato “l’improponibilità dell’azione risarcitoria per il danno all’immagine, nonché prescritto il credito risarcitorio”, condannando per il solo giudizio di conto la dottoressa, difesa dall’avvocato Carlo Umberto Rossi, a “versare al Comune di Città della Pieve la somma di 2.696,51”.

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