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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Amica assunta in clinica per velocizzare la pratica, il procuratore Sottani ricorre contro l'assoluzione del responsabile di un centro medico

Il dirigente era stato condannato in primo grado e poi assolto in Corte d'appello

La Procura generale presso al Corte d'appello di Perugia ha presentato ricorso per Cassazione contro l'assoluzione del responsabile di un centro medico dall’accusa di concussione relativamente a presunti favori in ambito sanitario.

Secondo la prospettazione accusatoria, l'imputato avrebbe favorito l’assunzione di una dipendente presso una struttura sanitaria privata nel corso della procedura di rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di una nuova struttura sanitaria per venti posti di riabilitazione extra ospedaliera.

SEcondo il procuratore Sergio Sottani i giudici di appello non avrebbero considerato "il contenuto delle dichiarazioni e delle intercettazioni telefoniche dalle quali sembra emergere come il procedimento amministrativo per il rilascio dell’autorizzazione veniva volutamente ritardato dal responsabile, con lungaggini burocratiche e con una pretestuosa richiesta di integrazione istruttoria, proprio al fine di costringere la casa di cura privata ad affidare l’incarico di responsabile dell’organizzazione e gestione delle attività terapeutiche all’imputato, quale responsabile del cento medico ed amico del funzionario regionale, a sua volta responsabile del procedimento amministrativo".

Elemento non considerato, inoltre, sarebbe il "rapporto di amicizia tra il funzionario regionale ed il responsabile del centro medico" che "avrebbe consentito l’assunzione di una loro amica presso la casa di cura privata".

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