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Cronaca

Lascia la compagna per un'altra, poco dopo l'amante lo trascina in tribunale

Stando alla testimonianza dell'amante l'uomo avrebbe deciso di tornare con la madre dei propri figli, da qui l'inizio della fine

Non sempre lasciare la madre dei propri figli per una donna che conosciamo ben poco può risultare una scelta lungimirante. Può, infatti, succedere che dopo pochi mesi l'infatuazione si riduca a un'insolita e, a volte scontato dietrofront. La donna, infatti, che vi ha rubato il cuore può nella quotidianità risultare ben peggiore della precedente. E allora cosa fare? Tornare nei propri passi, a testa bassa e chiedendo anche umilmente scusa, può essere una soluzione come nel caso di un uomo finito davanti al giudice Internò.

L'amante lo avrebbe accusato di un comportamento persecutorio nei suoi confronti. Stando proprio alla testimonianza di lei, resa oggi in aula, l'uomo aveva deciso di interrompere la relazione dopo sette mesi e di tornare a vivere con la compagna dalla quale aveva avuto dei figli. Da qui un eterno degenerare fatto di insolite telefonate. L'amante sarebbe, infatti, stata accusata di aver contattato tramite cellulare decine di volte la donna. Ma lei, sotto giuramento, avrebbe invece negato l'esistenza delle chiamate, affermando: “Ho sporto denuncia quando mi hanno chiamato dalla Questura e intimato a smettere. Mi ero impaurita da questa bugia e ho preferito mettere in chiaro la cosa”.

Ad essere poco chiaro, effettivamente, anche l'esistenza della telefonata, perché per l'amante in realtà a chiamarla sarebbe stato qualcuno che si spacciava per poliziotto. Insomma, una vicenda, che vede da una parte l'amante messa in un angolo dopo pochi mesi, dall'altra una ex che torna ad essere effettivamente la compagna e lotta con le unghie ed i denti per ricostruire la propria relazione. Adesso spetterà al giudice spostare l'ago della bilancia.

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