"Sfregia" la vicina, con le forbici le taglia tutti i capelli sul pianerottolo di casa: a processo

“Deturpata” dalla vicina di casa. “Sono stata costretta a indossare un fazzoletto in testa per la vergogna, a rasarmi i capelli, a vivere con il terrore di uscire da sola”. E’ un racconto angosciante quello di una insegnante del Perugino, aggredita con le forbici dalla vicina sul pianerottolo di casa;  avrebbe prima atteso il suo rientro per poi tagliarle i capelli “violentemente”.

Uno sfregio che ha portato alla denuncia del presunto aggressore (una donna sua vicina di casa) e all’apertura di un procedimento penale per violenza privata. I fatti risalgono al 2013; dopo il violento episodio, la vicina l’avrebbe lasciata deturpata, con i capelli completamente rovinati. Dopo l'accaduto si è vista costretta a lasciare la propria abitazione e a trasferirsi a qualche chilometro di distanza dalla vicina irruenta la stessa che - secondo il racconto della vittima - nel tempo avrebbe manifestato un comportamento invadente, tale da averle fatte allontanare. 

Dinanzi al giudice Grimaccia, questa mattina sono stati escussi alcuni testimoni della parte civile tra cui il compagno della donna, che racconta in aula l’angoscia e il calvario che non le ha permesso per due anni di poter uscire in autonomia. “ Quel giorno mi chiamò singhiozzando, io mi precipitai a casa sua per vedere cosa fosse successo. Al mio arrivo la trovai già gli agenti sul posto e la mia compagna in lacrime". Un atto talmente crudo da aver lasciato la vittima (ora parte civile con l'avvocato Salis Lupparini) sotto choc per molto tempo. "Mi ha aggredito senza dirmi una parola ed ha aspettato che fossi sola. In testa avevo delle parti senza ciocche e per tornare alla normalità non è bastato un anno". Ora si attende la discussione, fissata ad ottobre.