Fontivegge, aggredito nel sottopasso per un cellulare: un arresto

Sabato pomeriggio gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno arrestato un tunisino responsabile di rapina in concorso ai danni di un cittadino eritreo. Mentre perlustravano l’atrio della stazione di Fontivegge, gli agenti udivano delle urla provenienti dal sottopassaggio che da via Sicilia conduce alla stazione stessa.

Precipitatisi sul posto gli agenti scorgevano un nordafricano che stava spintonando un altro straniero di etnia africana, per poi darsi alla fuga alla vista dei poliziotti. Gli agenti però riuscivano a bloccarlo dopo un breve inseguimento e ad accompagnarlo in ufficio per gli accertamenti conseguenti.

Grazie anche alla denuncia dello straniero aggredito, un cittadino eritreo del 1972 in regola sul territorio nazionale, gli agenti sono riusciti a ricostruire la vicenda come una rapina perpetrata ai suoi danni da parte di due maghrebini, i quali, avendo adocchiato il cellulare in possesso della vittima mentre questi era impegnato in una conversazione telefonica, hanno atteso il momento propizio per circondarlo e strapparglielo dalle mani dopo averlo spintonato.

La reazione del rapinato però non si faceva attendere e con una mossa disperata si aggrappava ad uno dei due soggetti riuscendo anche a riappropriarsi del suo cellulare e ad allertare con le sue grida i poliziotti.

Il maghrebino bloccato, K. M., tunisino del 1987, irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona, ed inerenti gli stupefacenti, che veniva pertanto tratto in arresto per rapina, ed associato alla casa circondariale di Capanne su disposizione del p.m. di turno.

Sono tuttora in corso accertamenti per risalire all’identità del complice di K.M., e non è escluso che questi possa essere responsabile di analoghi episodi criminosi perpetrati in zona stazione negli ultimi tempi.