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Cronaca

Poliziotto rinviato a giudizio, per l'Accusa: "Prestazione sessuale con una trans in cambio di favori"

L'uomo, stando agli atti dell'Accusa, avrebbe inoltre "agevolato le operazioni di controlli in fase di partenza e arrivo di alcuni cittadini non identificati"

Una vicenda torbida, ma ancora tutta da appurare. Un sovritendente della Questura di Perugia è stato rinviato a giudizio dal giudice delle udienze preliminari di Perugia, dottor D'Andria, perché avrebbe, secondo l'Accusa, elargito alcuni favori, in virtù del ruolo che ricopriva, in cambio di "regali". Le poche pagine del capo d'imputazione svelano una serie di comportamenti che potrebbero mettere con le spalle al muro l'agente, adesso trasferito.

Stando all'accusa formulata dal Pubblico Ministero Mario Formisano, l'uomo si sarebbe trattenuto “anche oltre il dovuto presso la zona controlli dell'aeroporto S.Francesco di Perugia agevolando le operazioni di controlli in fase di partenza e arrivo di alcuni cittadini non identificati”. In cambio, come si legge sempre nel capo d'imputazione, avrebbe ricevuto “lavori gratuiti presso la sua abitazione e sconti in una lavanderia”.

Ma tra le accuse più pesanti mosse all'imputato vi è anche quella di avere avuto rapporti sessuali con una trans in cambio di favori. Sempre stando al capo d'imputazione l'agente avrebbe avvertito la trans dell'arrivo della polizia per un controllo. In questo modo sarebbero stati vanificate delle indagini effettuate dalla Questura. Tra le accuse a suo carico anche quella di aver rilasciato documenti a straniere un giorno prima del dovuto.

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