Il Governo declassa l'aeroporto di Sant'Egidio? Gli umbri perdono 10 milioni dal turismo
Si sapeva. Si era detto. Ma non c'erano cifre ufficiali. Ora le Camere di Commercio hanno fatto i conti. E quello di Perugia è tra i pochi che sta crescendo in termini di passeggeri. Tradotto: si rischia di affossare il turismo
Si sapeva, ma non c'erano cifre ufficiali. Declassare e forse addirittura chiudere l'aeroporto dell'Umbria, come vorrebbe fare il Ministro del Governo "prorogato" Corrado Passerà, toglierà all'economica umbra qualcosa come 5-6milioni di euro tra turismo e viaggi vari. Un dato che, secondo Unioncamere nazionale, è solo quello visibile della scellarata eventuale cassazione. Perchè si tiene conto solo di alberghi e una spesa media del turismo.
Ma potrebbe tranquillamente salire fino a 10-15milioni di euro se ci si mette l'indotto, il passa-parola turistico fatto da chi è arrivato e si è trovato bene, i prodotti tipici acquistati e i rapporti commerciali siglati. L'aeroporto dell'Umbria è l'unico che ancora in Italia, nonostante la crisi, cresce e parecchio. Eppure il Ministro sta provando a declassarlo. Ovvero niente contributo, niente linee internazionali. E l'Umbria dovrebbe vivere di turismo...per qualcuno che poi smentisce questa analisi. I dati portano la firma delle Camere di Commercio Italiane che parlano di 52milioni di euro di perdita per aeroporti cassati con 2milioni di passeggeri. Noi stiamo intorno ai 300mila. I conti sono presto fatti.
"Il riordino del sistema aeroportuale non può essere fatto su conti ragionieristici - ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - bisogna considerare i costi-benefici e non i costi-ricavi delle strutture".
I 15 aeroporti a rischio sono Cuneo, Aosta, Brescia, Brescia, Albenga, Forli', Parma, Grosseto, Marina di Campo (Elba), Perugia, Foggia, Taranto, Crotone, Comiso e Tortoli'; nel 2012, hanno registrato un traffico passeggeri di 1.106.230 persone, nel 40,5% dei casi con voli nazionali, nel 59,5% con tratte internazionali. La scelta di questi siti ''minori'' dovra' essere confermata in sede di Conferenza Stato-Regioni.