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Aeroporto, ecco perchè si sceglie Perugia: 2mila unità in 2 mesi

Al termine dei 2 mesi più intensi dal punto di vista turistico, la Direzione In Viaggi puntualizza, con un comunicato, dati e risultati relativamente alla sua presenza all'aeroporto " San Francesco" di Perugia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Alla fine sono stati circa il 10% i passeggeri di In Viaggi che hanno scelto l’aeroporto di Perugia “San Francesco d’Assisi”: nei mesi caldi dell’estate il tour operator In Viaggi ha collegato Perugia con il mare egiziano di Sharm El Sheik , la Spagna con Ibiza e Palma di Maiorca, la Grecia con Rodi e Creta, e la Tunisia verso la costa di Hammamet.

L’ottimo risultato è stato certificato quasi al termine della stagione estiva, quella che ha registrato numeri importanti di partenti che hanno sfiorato le duemila unità, tutti provenienti dal Centro Italia.

Per i direttore dello scalo, che è stato intitolato a San Francesco, Piervittorio Farrabbi, la "collaborazione con un tour operator importante come In Viaggi s’è dimostrata determinante soprattutto in questo periodo di difficoltà. Anzi, spingiamo perché il nostro scalo assuma progressivamente un’importanza sempre maggiore per la società In Viaggi, che non va dimenticato mai, è anch’essa umbra".

La scelta dello scalo perugino per i clienti che riedono nell’area che va da Firenze sino a Terni ed Ancona, s’è dimostrata vincente, anche perché quello scalo è stato visto come molto «disponibile», con parcheggi gratuiti o a basso costo e collegato in maniera adeguata, più di quanto potesse sembrare, alle vie di comunicazione nazionali.

"C’è stato naturale rivolgerci verso Perugia: il bacino che sottende quello scalo è davvero importante e con un’ampia possibilità di crescita nel breve periodo"; spiega Renato Martellotti, il presidente di In Viaggi. I numeri del tour operator umbro sono consistenti e per il loro dirigersi verso l’area del Mediterraneo e del Mar Rosso, danno sempre più una spinta verso l’internazionalizzazione degli aeroporti che aspirano ad una crescita consistente per un diverso posizionamento nel panorama italiano degli scali.









 

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