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Cronaca

"Il giudice mi ha chiesto 20mila euro per aggiustare il processo", ma è tutto falso: a processo

L'uomo aveva denunciato tutto alla Procura di Perugia, ma le indagini hanno portato a una conclusione diversa

“Quel giudice mi ha chiesto 20mila euro per pilotare il processo a mio carico”, ma è tutto falso e finisce sotto processo per calunnia.

L’imputato, un imprenditore di 61 anni difeso dall’avvocato Rossano Monacelli, è accusato di avere “dapprima mediante denuncia trasmessa alla Procura della Repubblica di Perugia” e poi con “sommarie informazioni” rese agli investigatori, accusato “conoscendo la sua innocenza” un giudice onorario del Tribunale di Frosinone “del delitto di corruzione in atti giudiziari”.

Secondo l’accusa l’imputato avrebbe riferito che il giorno in cui “doveva essere trattato un procedimento penale a suo carico”, il giudice gli avrebbe “intimato di corrispondere la somma di 20mila euro in contanti per evitare la demolizione dei suoi capannoni e per fare in modo che il reato di cui era accusato venisse dichiarato prescritto”.

Nel suo esposto l’imputato faceva anche il nome di una persona che gli avrebbe prestato i soldi e con il quale sarebbero poi andati dal giudice e “procedevano alla consegna della somma di denaro”.

La Procura di Perugia, competente per quanto riguarda le vicende che riguardano i magistrati del Lazio, al termine degli accertamenti ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dell’uomo per calunnia.

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