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Cronaca

Follia, Prende a pugni la suocera, sfigura il figlio a "unghiate" e accoltella il cognato

Un pomeriggio di follia sfociato in un terribile atto di violenza nei confronti della famiglia della moglie. Adesso l'uomo dovrà rispondere di lesioni e maltrattamenti

“Non mi sarei mai aspettata un comportamento del genere”. È la madre a parlare in aula, la stessa che è stata ricoverata al Santa Maria della Misericordia dopo essere stata colpita da un violento pugno sferrato dal genero. Una gelosia cieca e una violenza spietata contro quella famiglia che lo aveva accolto a braccia aperte, mantenendolo senza replicare pur di accontentare la loro unica figlia femmina che si era sposata con quello che sarebbe poi divenuto il suo persecutore.

La ragazza, figlia di un medico residente a Perugia, si era unita in matrimonio con l’uomo. I due avevano deciso di metter su famiglia. Da quell’unione era nato un  primo figlio. Nessuno screzio, né atti di violenza, ma tutto muta con l’arrivo del secondo genito che l’uomo considera “figlio dei carabinieri” e non suo. La situazione si complica e la mancanza di soldi spinge i novelli sposi a trasferirsi nella casa dei genitori di lei. Il padre mantiene loro per circa un anno, fino a quando non si rende conto che il genero spende tutti i soldi che guadagna in slot machine e alcool. “Mi hanno detto di averlo visto con una bottiglia di birra in mano anche alle nove di mattina”, racconta il padre in aula davanti al giudice Cenci.  

Ma la collera sfocia in un episodio di follia che porta la famiglia all’esasperazione nell’agosto del 2013. La nonna scende con il nipotino di soli 8 mesi in strada per fare una breve passeggiata ed è a quel punto che l’imputato si avvicina alla suocera e tenta di strapparle il bambino, non riuscendoci le sferra un pugno in faccia, sfondandole la mascella e lesionandole il timpano destro. Non contento sfigura il volto del figlioletto prendendolo a unghiate e procurandogli dei profondi graffi. Poi rincorre la cognata che ha per mano il figlio più grande e tenta di portare via anche quest’ultimo. Alla fine, non riuscendo neanche in questo intento, raggiunge il fratello della moglie e, a sangue freddo, tira fuori il coltello dalla tasca della giacca e sferra il colpo. Il giovane verrà poi ricoverato insieme alla madre al Santa Maria della Misericordia la stessa sera.

Un astio che non si è mai dissolto. Oggi, 11 febbraio, alla vista dell’uomo il padre della figlia gli ha urlato in aula: “Non guardarmi così”. L’uomo ha abbassato lo sguardo, consapevole del fatto, che deve rispondere di lesioni e maltrattamenti in famiglia. Nel frattempo per evitare che si possano ripetere fatti del genere è stato vietato al padre di vedere i figli in attesa della sentenza. L'uomo è difeso dall'avvocato Romoli del foro di Perugia

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