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Cronaca

Abusi su una bimba di 4 anni da parte dei genitori orchi: la madre filmava le violenze con il telefonino

Il punto sulle indagini dopo l'arresto di una donna di 38 anni della provincia di Terni. La vittima ora in una casa protetta. Si continua a scavare per salvare altri minori

Non ha neanche 4 anni di età ed ha già visto e vissuto uno degli abissi peggiori dell'uomo, la pedofilia. Ne ha subito gli squallidi morsi, la morbosità malata. E tutto questo per mano della madre e del padre biologico che hanno abusato di lei, in tenerissima età. La piccola, residente in un piccolo comune della provincia di Terni, ora si trova al sicuro in una casa protetta mentre gli orchi sono stati portati in carcere dopo l'inchiesta degli agenti della Polizia Postale della Toscana che sono riusciti ad entrare in una chat del social Telegram dove i pedofili di tutto il mondo si scambiavano immagini, video aberranti, disumani. Nell'inchiesta emergono particolari che inchiodano in un ruolo determinante la madre della vittima, una insospettabile umbra, incensurata: avrebbe girato lei le immagini degli abusi con il suo smartphone. 

Il tutto ritrovato sui dispositivi sequestrati all'orco di Grosseto - un artigiano di 41 anni - già indagato per pedofilia e al centro di un giro a carattere internazionale. La donna, 38 anni, si trova in una cella a Capanne e nelle prossime ore sarà ascoltata dagli inquirenti della Procura di Firenze. "Piena compartecipazione della madre" si legge nelle carte dopo l'analisi dei messaggi e del materiale audio-video. E ancora: emerge nelle chat contenuti che indicano un interessamento del padre continuo e ossessivo verso la figlia. L'ultimo abuso, si sospetta sempre grazie alla lettura dei messaggio sui dispositivi telefonici, risalirebbe a sei mesi fa. Il non ripetersi degli episodi criminali è stato possibile soltanto grazie ad una inchiesta sempre per pedofilia che ha fermato il padre-pedofilo. Nei suoi computer migliaia di immagini con minori. L'orco non ha mai vissuto con la figlia in provincia di Terni ed ha già due condanne. 

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GLI ANGENTI ANTI-PEDOFILIA - I poliziotti della Postale della Toscana sono riusciti prima ad individuare una chat di potenziali pedofili e poi, essendo questa chiusa, con grande pazienza e mestiere sono riusciti a farsi accettare ed è scattato l'esclusivo invito per l'inferno degli orchi. Una ventina in tutto gli iscritti e rigorosamente tutti con nomi di fantasia ai quali però si è risaliti inviduando le nazioni di provenienza. Il tutto è stato segnalato alle rispettive magistrature per stroncare il giro pedopornografico. Ora l'obiettivo è quello di cercare salvare altre vite di minori soggetti ad abusi. Una ragazzina di 10 anni della provincia di Reggio Emilia - anche questa venduta e violentata dalla madre in cambio di poche centinaia di euro - e il fratello sono stati portati in luoghi protetti. Ma le indagini vanno avanti. L'abisso è purtroppo ancora più profondo.


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