rotate-mobile
Cronaca

Abbonamenti pirata per guardare la pay tv: maxi indagine, coinvolti anche perugini

Gli accertamenti del nucleo speciale dei finanzieri hanno portato alla denuncia di 223 persone in totale. lL1,08% di questi risiede nella provincia del capoluogo

L'indagine dei finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi di Roma, volta ad individuare tutti quei cittadini che hanno utilizzato abbonamenti non ufficiali alle pay Tv per guardare illegalmente serie, eventi di sport o film, tocca anche l'Umbria, in particolare la provincia di Perugia.  Gli accertamenti del nucleo speciale dei finanzieri  hanno portato alla denuncia di 223 persone in totale. L' 1,08% di questi risiede nella provincia del capoluogo.

Le regioni in cui risultano più indagati sono Campania, Sicilia e Lazio, nessuno, invece, risulta nella Valle D'Aosta. Le ipotesi d'accusa che hanno portato alle 223 denunce vanno dalla ricettazione alla violazione della legge sulla protezione del diritto d'autore. Sarebbe la prima volta che in Italia sono stati denunciati gli utenti che hanno usufruito di abbonamenti "pirata", quindi illegali, per accedere alla tv a pagamento. 

L'attività condotta dalla Guardia di Finanza, partita nel 2019, punta a disarticolare una delle maggiori modalità di distribuzione illecita di contenuti dove i “pirati” ricodificano i palinsesti delle piattaforme a pagamento per poi ridistribuirli agli utenti grazie alla sottoscrizione di un abbonamento (illecito). Le indagini sono ancora in corso. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abbonamenti pirata per guardare la pay tv: maxi indagine, coinvolti anche perugini

PerugiaToday è in caricamento