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Cronaca Passignano sul Trasimeno

Abbatte due querce senza permesso e finisce sotto processo: "Mia madre ha parlato con il vice sindaco e ha detto che potevo farlo"

Accusato anche di aver preso la legna derivante dal taglio: 50 euro. Multato e indagato

Processato per aver tagliato due alberi sulle colline sopra Passignano sul Trasimeno.

L’uomo, difeso dall’avvocato Mattia Masotti (di turno), è stato accusato di aver tagliato due alberi, due querce in particolare, e di essersi impossessato della relativa legna, per un valore di 50 euro, di proprietà del Comune di Passignano sul Trasimeno.

La vicenda inizia una mattina quando la madre dell’imputato incontra il vice sindaco dell’epoca e gli chiede se il figlio può effettuare la potatura di alcuni alberi che vanno ad oscurare la loro proprietà. L’amministratore pubblico le risponde che si deve accordare con l’ufficio comunale e dopo l’autorizzazione può potare le piante. La donna torna a casa e dice al figlio che può procedere.

Passa il tempo e gli uomini della Forestale (prima della soppressione del corpo) vengono chiamati perché sono state tagliate due piante lungo la via pubblica. I militari effettuano un sopralluogo e stilano un verbale di denuncia e contravvenzione. Poi consigliano all’uomo di accordarsi con il Comune per il pagamento della legna accatastata e risultante dal taglio delle piante, per non incorrere nel reato di furto.

L’uomo rassicura Forestali e vice sindaco, intervenuto su chiamata dei militari e dell’uomo, che avrebbe fatto tutto quanto richiestogli.

Cosa che non è avvenuta e ha portato l’uomo in tribunale.

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