Il blog di Franco Parlavecchio - Alla ricerca della felicità... e se servisse un Ministero della Felicità?

Alzi la mano chi è felice! Non è facile capire quante persone siano realmente felici, ammesso che si voglia dare una definizione alla felicità.  Certo è che quando passeggi per strada molti camminano a testa bassa completamente coinvolti nei loro pensieri, qualcuno ringhia, pochi salutano. Eppure ho un ricordo diverso di qualche anno fa, spero non troppo legato ad un velato romanticismo di chi guarda al passato, una generale serenità più diffusa, condita da spensieratezza, caratteristica che sembra quasi estinta.

Secondo il rapporto mondiale sulla felicità 2016 stilato da un organismo dell’ONU, i Paesi del Nord Europa, senza sorpresa, si confermano i più felici e quelli africani relegati agli ultimi posti.  E l’Italia?  

Al 50esimo, in una posizione non proprio invidiabile, superata da Malaysia e Nicaragua.  Secondo questo rapporto i Paesi felici sono quelli che hanno un sano equilibrio tra prosperità e capitale sociale, cioè un alto grado di fiducia nella società, bassa disuguaglianza e fiducia nel Governo.   E’ chiaro il motivo per cui stiamo così in basso? 

La ricchezza non dà la felicità ed è verissimo, ma vi invito ad essere contenti dopo aver perso il lavoro o senza averlo mai trovato, con poche prospettive per il futuro e magari con la depressione alle porte; forse un po’ di benessere aiuta.   Proposta per un futuro Governo: facciamo come gli Emirati Arabi che hanno nominato un Ministro della Felicità.  Forse non risolverà il problema ma almeno avremo la percezione che qualcuno si sta occupando di noi.

Mi domando quanto sia realmente utile una graduatoria di questo tipo.  Tante banalità volte solo a far felici per un momento gli autori di questo studio, un po’ di gloria, per una classifica forse più facile da intuire che da leggere ma si sa la felicità è fatta di piccole cose, la felicità è un attimo…