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Osteoporosi, riconoscerla e prevenirla: ecco come fare

Una patologia che colpisce la popolazione anziana, specie femminile: prevenirla si può con una vita sana ed un'alimentazione equilibrata

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro che comporta una diminuzione delle densità minerale delle ossa e l’alterazione della composizione del tessuto osseo. Si manifesta con dolori indefiniti alle ossa, specie nella parte bassa della schiena, associati a una debolezza generale dello scheletro e a una tendenza a procurarsi fratture

Cause

Lo scheletro è costituito in gran parte da minerali, tra cui in prevalenza il calcio. Se questo tasso di minerali si riduce drasticamente, le ossa si indeboliscono e diventano più fragili, quindi a maggior rischio di frattura: questa è l’osteoporosi.

Si tratta di un processo lento, che si sviluppa nel corso di anni. Più si va avanti con gli anni, più le ossa tendono a impoverirsi di calcio.

Sintomi

L’osteoporosi è una malattia “silenziosa”. Nella maggioranza dei casi si manifesta solo nella fasi avanzate. Ecco come: in alcuni casi si manifesta con dolori alle ossa, specie alla parte bassa della schiena. Il segno più caratteristico della malattia è la frattura spontanea da fragilità, che colpisce in modo specifico vertebre, polso e femore. Altra manifestazione è quella dell’incurvamento della colonna vertebrale: con il passare degli anni le vertebre possono incorrere a veri e propri “crolli” che ne riducono l’altezza; ciò può determinare negli anni anche una diminuzione della statura.

Fattori predisponenti

Ecco alcune caratteristiche tipiche dei soggetti che incorrono in questa patologia:

  • età avanzata
  • sesso femminile: le donne hanno uno scheletro meno robousto di quello degli uomini, una massa ossea minore e una maggiore longevità; inoltre il periodo della menopausa, con la carenza degli estrogeni, accelera la perdita del calcio;
  • ereditarietà: una persona che ha parenti o genitori con osteoporosi, conta il 30% di possibilità in più di incorrervi;
  • uso prolungato di alcuni tipi di farmaci come cortisone, anticoagulanti, ormoni della tiroide, diuretici, antiepilettici, che hanno influenza negativa sul metavolismo delle ossa;
  • malattie renali, che comportano una perdita del calcio attraverso le urine;
  • patologie tiroidee: tendono a causare alterazioni ormonali e una conseguente riduzione della massa ossea;
  • vita sedentaria;
  • fumo: abbassa il livello di estrogeni, ormoni che favoriscono l’attività ricostruttiva del tessuto osseo;
  • disturbi dell’intestino, come la colite, che impediscono un corretto assorbimento del calcio e degli altri minerali;
  • un’alimentazione povera di calcio o troppo proteica;
  • consumo di alcol, che ostacola l’assorbimento del calcio.

Cure e consigli utili

Un modo efficace per prevenire l’insorgenza dell’osteoporosi e quindi il rischio di fratture è certamente quello di praticare regolarmente un’attività fisica sotto la guida di un coach esperto.

Per cure farmacologiche è indispensabile consultare il proprio medico. In ogni caso si possono assumere degli integratori a base di calcio e vitamina D (che ne facilita l’assorbimento), vitamina K e magnesio.

Tra le altre cose da fare per prevenire questa patologia, certamente vi è la cura dell’alimentazione: una dieta ricca di calcio, fosforo, masgnesio, vitamine D e K. Latte e derivati, quindi, ma senza esagerare, per non incorrere nell’effetto opposto. Limitare il consumo di carni e abbondare invece con frutta secca i guscio, semi come il sesamo, ortaggi, cereali integrali e legumi. Evitare l’alcol e anche il caffè: quest’ultimo infatti accresce l’eliminazione del calcio con l’urina e le feci. Infine, l’esposizione al sole: infatti la vitamina D, responsbaile dell’assorbimento del calcio, viene in gran parte prodotta dal nostro organismo per mezzo dei raggi solari. Movimento, vita sana ed alimentazione equilibrata sono in ogni caso la migliore forma di prevenzione per ogni patologia.

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