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Salute

Mal di schiena al rientro in ufficio, cosa bisogna sapere e come difendersi

Alcuni pratici consigli su quella che è una delle patologie più diffuse e particolarmente invalidanti anche sul lavoro: il mal di schiena

Al momento di tornare al lavoro in ufficio dopo le vacanze, si ritorna anche a passare lunghe ore seduti a una scrivania, per studio o lavoro. Molte persone in questo periodo dell'anno, se non in maniera cronica, soffrono di mal di schiena. Il mal di schiena, o più scientificamente dolore cervico-dorso-lombare, può causare molti problemi e spesso compromettere temporaneamente la vita quotidiana. Questa sensazione di dolore percepita a livello della schiena o del collo può provenire dai muscoli, nervi, ossa, superfici articolari o da altre strutture nella colonna vertebrale; nella fase acuta può risultare invalidante per la nostra salute.

Mal di schiena, prima causa di assenza dal lavoro

Il dolore alla schiena rappresenta la prima causa di assenza dal lavoro e colpisce nel mondo milioni di persone. Ci sono varie tipologie di dolore:

  • intermittente o costante
  • focalizzato in un posto
  • riferito o irradiarsi ad altre aree
  • sordo
  • acuto
  • trafiggente o bruciante.

Il dolore interessa la parte bassa della colonna vertebrale subito sopra le natiche (lombalgia), principalmente lungo i fasci muscolari ancorati sulla colonna vertebrale. Spesso si manifesta al risveglio, coi primi movimenti della colonna, o la sera alla fine della giornata lavorativa.

Chi colpisce e perché

Non per tutti i mal di schiena è possibile chiarire precisamente le cause. Per chi svolge un lavoro prevalentemente sedentario, lo stare seduto a lungo può portare al dolore, tipicamente proprio nel momento in cui ci si alza dalla sedia. Ma per alcuni il dolore si manifesta acutamente dopo uno sforzo o un movimento incongruo, con un irrigidimento muscolare che blocca i movimenti della schiena. Il dolore può essere sentito al collo (e può irradiarsi alle braccia e alle mani), nel mal di schiena “alto”, e può includere altri sintomi come debolezza, sensazione di addormentamento o formicolii. E’ importante distinguere l’origine del mal di schiena dovuto a problemi alla colonna vertebrale (quali discopatie etc, con problemi di sciatica), da semplici problemi muscolari.

Come affrontare il mal di schiena

Normalmente i problemi più semplici di infiammazione muscolare o articolare si risolvono spontaneamente o con semplici analgesici e con il riposo. Quando però il dolore non passa o si ripresenta periodicamente nella stessa forma è necessario fare accertamenti specialistici per verificare  la presenza di un’infiammazione cronica articolare; spesso poi il dolore prolungato e ripetuto si associa a quello che viene definito dolore radicolare, prodotto cioè dall’infiammazione di una terminazione nervosa che può essere causata da un fatto compressivo quale un’ernia discale o dalla compressione di osteofiti prodotti dall’artrosi.

Al momento del rientor in ufficio, come consiglia il dottor Luca Marin, membro del Laboratorio di Attività Motoria Adattata (LAMA) dell'Università di Pavia, è bene adottare qualche strategia per prevenire il mal di schiena. Oltre a curar ela postura da seduti e il piano di lavoro, qualche esercizio fisico aiuterà a distendere la muscolatura e renderla più elastica e irrorata di sangue, prevenendo problemi di schiena.

Qualche esercizio fisico quotidiano

  • Tenere una postura attiva evita di "ingobbirsi": evitare di rimanere con il busto eccessivamente in avanti o indietro e/o di essere seduti troppo in alto o in basso, mantenere attiva la muscolatura facendo delle piccole circonduzioni delle spalle, camminare qualche minuto per riattivare la circolazione e scaricare la tensione dalla colonna vertebrale. Durante il lavoro: da seduti, controllare che capo, bacino e rachide siano in posizione fisiologica, con anche e ginocchia flesse a circa 90°, piedi al suolo distanti tra loro la larghezza delle spalle.
  • Ogni ora, alzarsi, fare una pausa attiva di pochi secondi, aprire e chiudete le dita di mani e piedi, adottare questa routine periodica e concedersi quando possibile dello stretching così: flettere in avanti il busto, far scivolare testa e braccia all'interno delle cosce, che sono leggermente divaricate, come per toccare il pavimento con le mani, senza avvertire tensioni eccessive e/o dolore. Mantenere la posizione per 20/30 secondi e ritorna lentamente.
  • Braccia distese lungo i fianchi e ruotate all'esterno, palmi delle mani rivolti in fuori. Senza perdere le curve fisiologiche e facendo perno sulle anche, flettere il busto in avanti, fino a percepire una sensazione, non dolorosa, di allungamento della muscolatura della schiena. Mantenere la posizione per 3/5 secondi e ritornare. Eseguire il movimento per 5 volte.
  • Mantenendo la postura corretta, portare le braccia sopra la testa, spingere i palmi delle mani verso l'alto. Inspirare lentamente dal naso e cerca di allungare bene verso l'alto la colonna vertebrale. Mantenere per 20/30 secondi e ritornare lentamente.
  • Porre una mano sotto al gluteo, con il dorso sulla sedia. Inclinare il collo dal lato opposto fino a percepire una sensazione, non dolorosa, di allungamento. Mantenere per 20/30 secondi e ritornare. Ripetere il movimento dal lato opposto.
  • Flettere il capo in avanti, fino a percepire una sensazione, non dolorosa, di allungamento. Mantenere per 20/30 secondi e ritornare.

Un rimedio efficace contro il dolore

L’Ossigeno Ozono Terapia è una pratica medica che utilizza i benefici effetti dell’ozono per scopi terapeutici; l’obiettivo del trattamento consiste essenzialmente nell’aumentare la quantità disponibile di ossigeno o dei suoi radicali, attraverso l’introduzione di ozono nel corpo. La somministrazione avviene con diversi metodi e con concentrazioni diverse di ozono in ossigeno (μg / ml ). Grazie alla normalizzazione dei livelli di prostaglandina E2, ha efficacia antiflogistica, antidolorifica, eutrofica, miorilassante e neoangiogenetica.

L’Ossigeno – Ozono terapia può essere impiegata in numerose patologie, poichè differenti vie di somministrazione (locali e generali) e diverse concentrazioni di ossigeno in ozono portano differenti effetti terapeutici. I campi di applicazione spaziano tra le varie Specialità mediche, come l’ortopedia, la medicina sportiva, la medicina interna, la reumatologia, la neurologia, la dermatologia e molte altre.

In ogni caso, davanti a un mal di schiena persistene è sempre bene rivolgersi al proprio medico per avere indicazioni precise.

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