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Alimentazione

Perché non dovremmo sbucciare certi tipi di frutta prima di mangiarla

Alcune recenti indagini scientifiche hanno dimostrato le bucce di molta frutta e verdura contengono in realtà sostanze preziose per il nostro organismo

Ormai è risaputo che frutta e verdura sono alimenti fondamentali per una sana alimentazione a qualsiasi età. Ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo, secondo vari studi chi consuma poca frutta e verdura versa generalmente in cattive condizioni di salute e tende a un aumento del rischio di malattie croniche.

Secondo l’OMS nel 2017 che 3,9 milioni di morti in tutto il mondo sono state causate dallo scarso consumo di frutta e verdura. Al contrario, un adeguato e diversificato apporto di frutta e verdura come parte di una dieta sana ha dimostrato di ridurre il rischio di alcune malattie tra cui quelle cardiovascolari (CVD), alcuni tipi di cancro, l'obesità e il diabete di tipo 2. La frutta e la verdura sono ricche fonti di vitamine e minerali, fibre alimentari e sostanze fitochimiche biologicamente attive, inclusi steroli vegetali, flavonoidi e altri antiossidanti (sostanze che proteggono le cellule dall’invecchiamento). Un consumo veriegato di frutta e verdura comporta un'adeguata assunzione di molti di questi micronutrienti e composti.

Le raccomandazioni dell'OMS su frutta e verdura

A tal proposito l’OMS raccomanda di consumare 400 g di frutta e verdura al giorno. Ma vanno consumate con la buccia oppure senza? Sul tema gli esperti si dividono: c’è chi ritiene sia meglio eliminare la buccia perché potrebbe contenere residui di pesticidi, e chi, invece, ritiene sia meglio mangiarla con tutta la buccia perché è quest’ultima la parte più ricca di nutrienti importanti per il nostro organismo. Vediamo cosa dice la Ricerca.

Perché mangiare la buccia fa bene

Moltisisme persone sono abituate a mondare la frutta dalla buccia prima di mangiarla. Alcune indagini scientifiche hanno rivelato però la presenza di un gran numero di sostanze fitochimiche biologicamente attive, come flavonoidi e polifenoli (che hanno proprietà antiossidanti e antimicrobiche)  in fusti, cortecce, steli, fiori, frutti, foglie, radici, lattice, scafi, semi, bucce e baccelli di frutta, quindi in tutte le parti delle piante. 

Alcuni studi condotti nello specifico su bucce di frutta e semi hanno mostrato che questi possiedono importanti proprietà antimicrobiche, antitumorali, antiossidanti ed epatoprotettive. Pensiamo alla buccia della mela, ricca di antiossidanti, tra cui la quercetina che aiuta a contrastare molte problematiche, come ad esempio le patologie degenerative o respiratorie. A tal proposito, il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha dimostrato che le mele non sbucciate contengono il 15% in più di vitamina C, il 267% in più di vitamina K, il 20% in più di calcio, il 19% in più di potassio e l'85% in più di fibre rispetto alle mele sbucciate.

E, ancora, pensiamo alla buccia del mandarino che costituisce un vero e proprio antinfiammatorio naturale essendo ricco di vitamine (in particolare la C e la P), fibre, oli essenziali e amminoacidi. Ma la sua buccia vanta anche proprietà antibatteriche, disinfettanti e antiglicemiche, e, contenendo una grande quantità di D-limonene (molecola chirale presente anche nel rivestimento esterno di altri agrumi), è considerata un potente antiossidante, anti-ansiogeno e previene l’insorgenza di alcuni tipi di tumore.

I benefici degli antiossidanti

Stando alla suddetta ricerca, quindi, alimenti di origine vegetale come frutta e verdura, e in particolare la loro buccia, sono ricchi di antiossidanti. Sostanze importantissime per il nostro organismo e contenute in alcune vitamine come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E, in minerali come rame, zinco e selenio, e in molecole bioattive come i polifenoli. Queste sostanze sono importanti per la nostra salute poichè contrastano efficacemente l’azione dei radicali liberi, i principali responsabili dell'invecchiamento cellulare correlato all’insorgenza di alcune patologie come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Quale frutta e verdura deve essere sbucciata

Non tutta la frutta può essere mangiata con la buccia. Alcuni frutti devono essere infatti necessariamente sbucciati perché le loro parti esterne non sono commestibili, non hanno un buon sapore, sono difficili da pulire o causano danni, come nel caso della banana, arancia, melone, ananas, mango, avocado, cipolla e aglio. Tuttavia, sebbene la gran parte della frutta e della verdura ha la buccia commestibile, le persone la eliminino comunque, pensiamo a quella delle patate, barbabietole, carote, kiwi e cetrioli.

Il problema dei residui di pesticidi

Alcune persone sbucciano frutta e verdura perché sono preoccupate dei residui di pesticidi che si trattengono in superficie. Il pericolo esiste, ma con un lavaggio attento è possibile rimuovere la maggior parte di questi residui. A tal riguardo la Food and Drug Administration statunitense raccomanda alle persone di lavare accuratamente i prodotti sotto l'acqua fredda e strofinarli con una spazzola rigida per rimuovere pesticidi, sporco e sostanze chimiche.

Per rimuovere i residui di pesticidi, possono essere utili anche altri metodi come:

  • Lavare i prodotti con una miscela di bicarbonato di sodio e acqua all’1%. Uno studio ha rilevato che lavare le mele con questa miscela è più efficace nel rimuovere i residui di pesticidi rispetto alla sola acqua del rubinetto;
  • Sbollentare i prodotti per breve tempo e poi raffreddarli in acqua. Uno studio ha riscontrato una diminuzione di oltre il 50% dei livelli di contaminanti;
  • Sciacquare i prodotti con acqua ozonizzata (acqua miscelata con un tipo di ossigeno chiamato ozono).
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