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Alimentazione

Peperoncino, tutti i pro e i contro di una spezia molto amata da tanti

Ecco le vere proprietà benefiche (tante) di questa pianta dal sapore così forte. Ma non bisogna abusarne per non incorrere in problemi di salute anche gravi

Peperoncino, che passione! A moltissime persone piace da morire questo piccolo frutto portato in Europa da Cristoforo Colombo dopo il suo secondo viaggio nelle Americhe, e poi diffuso in tutto il mondo. Oggi è diventato ingrediente insostituibile in Africa, Centro e Sud-America e Sud-Est asiatico.

Gli amanti e cultori gli attribuiscono qualità e proprietà terapeutiche di ogni sorta, arrivando a sostenere che il cibo piccante allunghi la vita.  

Il cibo piccante fa bene o male?

Come in tutte le cose la saggezza popolare viene in soccorso, quindi potremmo dire che la giusta misura in termini di quantità assieme alla frequenza di utilizzo è senza dubbio il miglior compromesso. Insomma, il peperoncino fa bene, ma non bisogna esagerare.

Di peperoncino ne esistono molte varietà che si differenziano, soprattutto, per il grado di piccantezza, misurabile tramite la scala Scoville. 

Le qualità del peperoncino e i benefici per la salute

Il segreto del sapore inconfondibile del peperoncino è racchiuso nella sua componente principale, la capsaicina, una sostanza che ha molteplici benefici, tra i quali la capacità di ridurre il colesterolo cattivo nel sangue. Recenti studi scientifici, infatti, hanno dimostrato come il peperoncino possa far bene al cuore, abbassando il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Inoltre la capsaicina viene oggi utilizzata in medicina anche nelle cure contro il dolore dovuto a psoriasi, neuropatia o artrite e le vengono attribuite anche virtù antibatteriche, anti-diabetiche e, addirittura, anti-cancerogene. 

Il peperoncino fresco è una ricca fonte di vitamine, come la A, la C, i flavonoidi, la luteina e il beta-carotene, tutte sostanze conosciute per le proprietà antiossidanti, in grado di contrastare i radicali liberi.

Oltre agli effetti benefici strettamente legati alla salute, come il miglioramento della circolazione grazie alle proprietà vasodilatatorie, i suoi effetti digestivi e mucocinetici (per eliminare il muco), il peperoncino è conosciuto per gli effetti afrodisiaci, in quanto aumenta la sensibilità delle terminazioni nervose e del battito cardiaco e stimola il rilascio delle endorfine, come avviene nel rapporto sessuale. Alcuni lo considerano una sorta di “viagra naturale”, in virtù del miglioramento che apporterebbe in caso di disfunzione erettile.

Il peperoncino non sembra temere rivali e mantiene salda la sua nomea di alimento della salute. 

Quando fa male 

Il peperoncino è noto per il suo effetto irritante. Tale caratteristica può essere nociva a livello dell’epidermide, causando bruciore alle mani in caso di contatto, fino a più serie irritazioni di occhi, naso e gola. Per questi motivi è bene maneggiare il peperoncino con attenzione, utilizzare guanti in lattice e non toccarsi gli occhi o la bocca se si è venuti a contatto con la spezia.

Ad un livello più profondo, il cibo piccante può far male agli organi interni, causando irritazione delle vie urinarie e dell’intestino, per questo il peperoncino è sconsigliato nella dieta per il reflusso gastroesofageo o a chi soffre di gastrite e ulcera, in quanto potrebbe aggravare la situazione. Alimenti piccanti e peperoncino non sono adatti neanche a soggetti “delicati”, come donne in gravidanza o in allattamento e bambini sotto i 12 anni.

Rischi più gravi sono rappresentati dallo sviluppo di cancro alla prostata, al fegato o all’intestino, la cui correlazione con un abuso di peperoncino è stata riscontrata dalla comunità scientifica dei paesi che fanno ampio uso di spezie in cucina, come India e America Latina. Gli urologi, in particolare, sono preoccupati della diffusione del peperoncino come “viagra naturale”, in quanto se consumato in eccesso, stimola la prostata, ma rischia di irritarla, con conseguente prostatite e sviluppo di tumori alla ghiandola, tra le principali cause di morte della popolazione maschile.

I pareri non sono unanimi, dunque, anche se emerge come non sia il cibo piccante in sé a fare male, ma un suo uso smodato e prolungato. Vediamo allora qualche consiglio per “prendere le misure” col cibo piccante.

Cibo piccante e consigli per l'uso

Se non volete rinunciare al peperoncino, è bene conoscerne virtù e limiti, seguendo qualche buona regola:

  • consumare cibo piccante al massimo due volte alla settimana
  • mangiare cibo piccante a stomaco già pieno
  • il peperoncino va usato in modiche quantità, all’interno di pasti che comprendano, preferibilmente, anche frutta e verdura freschi e latticini leggeri (che proteggono le mucose).

Dove trovarlo a Perugia

Potete piantare una piantina di peperoncino anche sul vostro balcone di casa. Alrtimenti, fresco o disseccato, il peperoncino è romai in vendita in tutti i principali supermercati della città.

Se volete invece un negozio specializato in spezie, ecco dove recarvi a Perugia:

Antica Drogheria Bavicchi

Via dei Priori, 15, 06123 Perugia PG tel 075 572 2633 web: https://www.drogheriabavicchi.it/

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