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Alimentazione

Mangiare dolci quando siamo a dieta, è possibile? Sì, ecco come

Dopo gli eccessi delle feste è bene tornare a un regime alimentare più sano e regolare; ma se la passione per il dolcetto è troppo forte, ecco come possiamo regolarci

Abbiamo appena finito di mangiare l'ultimo pandoro natalizio e già in arrivo si vede il Carnevale, con i suoi tipici e golosi dolci tipici. Dovremmo invece pensare a rimetterci "in riga" dopo le feste, tornando una regime alimentare regolare. Ma per chi ama i piccoli peccati di gola, esiste un livelo di zuccheri quotidiano da non superare per evitare di ingrassare? E si possono mangiare dolci anche quando si è a dieta?

Si tratta di un dubbio che si pongono in molti, nel ricercare un equilibrio tra una sana alimentazione e qualche concessione, per preservare la propria salute. 

Quanto dolce al giorno  si può mangiare senza ingrassare?

Innanzitutto va specificati che lo zucchero, di per sé, non è “il male”: è infatti presente sulla della piramide alimentare, e va comunque consumato in quantità ridotte. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) spiega che bisogna assumere sotto forma di zuccheri semplici non più del 5-10% delle calorie quotidiane complessive (circa sei cucchiaini al giorno). 

Bisogna però sottolineare come questa quantità non si riferisce unicamente allo zucchero raffinato (ovvero quello che mettiamo ad esempio nel caffè) ma anche a tutti gli zuccheri contenuti naturalmente negli alimenti.

Gli zuccheri semplici più comuni, infatti, si trovano nel saccarosio, ma anche nel miele, nelle caramelle, nei gelati, nello yogurt, nella frutta, nel latte (con il lattosio) e nei cibi industriali.

Questi zuccheri, inoltre, passano molto velocemente dall’intestino al circolo sanguigno, causando picchi glicemici anche piuttosto importanti, e hanno un effetto saziante praticamente nullo.

Si possono mangiare i dolci quando si è a dieta?

Per chi sta seguendo una dieta con l'obiettivo di ridurre il peso, l'ideale sarebbe evitare il più possibile i dolci, ma non sempre è facile riuscirci. 

Spesso, infatti, il nostro cervello manda il segnale della ricerca di dolci come forma di autoconsolazione o gratificazione, e non è sempre possibile resistere, specialmente se stiamo vivendo un momento particolarmente stressante e difficile.

Anche quando siamo a dieta, dunque, uno strappo alla regola concedendosi un po’ di dolce è fattibile: l’importante è non esagerare, sia nelle quantità che nella frequenza, mangiando non più di un piccolo dolce a settimana.

Inoltre, è importante anche individuare il momento migliore della giornata in cui concedersi questo strappo e scegliere il tipo di dolce giusto, così da non rendere vani tutti gli sforzi fatti durante la dieta per non ingrassare.

I momenti migliori della giornata in cui mangiare i dolci

Per minimizzare gli effetti del nostro strappo alla regola, il momento migliore per mangiare dolci è quello della colazione. 

Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di Tel Aviv nel 2012, mangiare un dolcetto a inizio giornata aiuta ad accelerare il metabolismo e ad attivare più rapidamente le funzioni cerebrali. Inoltre, avremo a disposizione tutto il resto della giornata per smaltire le calorie assunte, evitando che si trasformino in grasso superfluo.

All'opposto, è assolutamente sconsigliato mangiare dolci dopo i pasti più importanti della giornata, ovvero il pranzo e la cena. E se proprio non riuscite a farne a meno, meglio farlo dopo pranzo, ma evitando di assumere carboidrati nelle altre portate. 

Se invece siete amanti della colazione salata, invece che al mattino, potete concedervi un dolcetto anche a metà mattinata o per merenda, a metà pomeriggio.

Quali dolci è meglio mangiare quando si è a dieta

Non tutti i dolci sono uguali. Alcuni, infatti, sono più grassi e calorici di altri, e quando siamo a dieta è importante sapere quali di questi ci possiamo concedere senza grandi conseguenze.

In primis troviamo il cioccolato fondente. Uno studio condotto presso l’Università degli Studi dell’Aquila, infatti, ha dimostrato come il cioccolato aiuti migliorare le funzioni cognitive e l’apprendimento soprattutto grazie ai flavonoidi che contiene, grandi alleati della salute cardiovascolare e cerebrale. Mangiare 10-20 grammi di cioccolato fondente al giorno, quindi, non è solo concesso ma anche raccomandato.

Altri dolci che possiamo mangiare quando siamo a dieta, soprattutto a colazione, sono quelli fatti in casa, meglio se in versione light. Utilizzando quindi farine integrali, sostituendo il burro con l’olio extravergine d’oliva o l’olio di semi, la panna con lo yogurt, e la frutta candita o sciroppata con quella fresca.

Puoi preparare quindi una crostata di frutta, concessa anche nelle diete degli atleti professionisti, un ciambellone all’acqua o la torta caprese, sempre seguendo ricette light senza burro e con quantità ridotte di zucchero.

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