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Attualità Elce / Via Ruggero Torelli

INVIATO CITTADINO Elce, la strada crolla: voragine in via Torelli

Si sente lo scroscio delle acque che defluiscono dal grande collettore di raccolta a valle di viale Antinori e zona chiesa di San Donato

Aperta una voragine in via Torelli, a valle del parco, in adiacenza al condominio del civico 34.

Una buca dove potrebbe agevolmente entrare un camion. E dove sarebbero potute precipitare le auto dei residenti in quel palazzo. Difatti la colossale apertura si è verificata sulla rampa di accesso ai garage condominiali.

Le dimensioni sono di circa 20 metri quadri, per una profondità fra i 3-4 metri.

Si sente lo scroscio delle acque che defluiscono dal grande collettore di raccolta a valle di viale Antinori e zona chiesa di San Donato. Il percorso della linea prosegue poi per via Torelli e confluisce per caduta in via San Galigano.

La fognatura rotta aveva perdite consistenti che hanno portato via terreno di supporto. Tanto che si era generata una cavità sopra la quale reggeva (si fa per dire) solo uno strato di asfalto, alto appena una decina di centimetri.

Se nel momento del crollo fosse transitata una vettura, sarebbe successo l’irreparabile. 

FOTO - Elce, voragine in via Torelli: le immagini

Un condomino si è accorto del grave incidente e ha chiesto aiuto. Sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno transennato, predisposto l’occorrente per l’intervento, collocato ripiani metallici. Hanno anche conferito blocchi prefabbricati in cemento e tondini di ferro da utilizzare alla bisogna. Al loro servizio ben due mezzi speciali ancora in loco.

È prevista una ripresa dei lavori nella mattinata odierna. Si tratta di un intervento di una certa complessità che prevede il riallaccio del tratto di linea ammalorata e il riempimento della consistente cavità per cui occorreranno molti camion di inerti e idoneo materiale. Dopo di che sarà da ricostituire la soletta in cemento e bitume. Insomma: un intervento che metta in sicurezza tutto il complesso edilizio in adiacenza. Necessità particolarmente sentita in quanto l’edificio ebbe già a soffrire problemi di staticità parecchi anni or sono. Quando la ditta costruttrice, chiamata in causa dal condominio, fu obbligata a costruire robuste palificazioni che raggiungessero notevoli profondità, fino ad arrivare al solido. Infatti la zona è satura d’acqua. Come racconta anche la toponomastica di zona: via delle Sorgenti, Terme di San Galigano, le soprastanti antiche Terme romane di Santa Elisabetta alla Conca (testimoniate dalla piscina in mosaico con Orfeo che ammansisce le belve).

Zona, dunque, a rischio. E che, pertanto, va accuratamente e costantemente monitorata.

Qualche anno fa, poco a monte, crollò – per gli stessi motivi – parte del piazzale della scuola Leonardo da Vinci. A riprova della fragilità e della instabilità geologica dell’intera area a valle della Conca. Che, come dice il nome, funge da impluvio e bacino di raccolta di Porta Sant’Angelo e dell’acropoli. Si pensi al tombato Fosso di San Galigano, ora nascosto alla vista, ma ben presente nella memoria di tanti perugini.

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